di Giuseppe R. PANICO
Come già ampliamente pubblicizzato sul Volantino, sui social e su altra stampa e con la partecipazione di molte associazioni, si è svolto, nel pomeriggio del 3 marzo, in zona “rena” a Tricase Porto, il pubblico incontro su “Abbattiamo l’ecomostro” (Villa Sauli), organizzato dalla omonimo Comitato Promotore rappresentato da Alfredo De Giuseppe. La rilevante presenza di pubblico ha indicato un crescente interesse verso il potenziale sviluppo di tale nostra così pregevole marina.
Gli interventi sono stati molteplici, in particolare di Marcello Seclì - Italia Nostra -, a sostegno del recupero del paesaggio, di un programma di interventi e demolizioni di altri ecomostri sparsi nel Salento e dell’eccessivo consumo di suolo nella nostra provincia. Come anche su come noi Salentini, nel decantare, anche troppo, le nostre bellezze, non ci rendiamo conto delle tante brutture che abbiamo intorno e che, ormai assuefatti, continuano a far crescere.
Gli interventi dei consiglieri di opposizione, Carmine Zocco e Giovanni Carità, nonché del segretario PD, Gianluigi Forte, hanno rimarcato i valori dell’ambientalismo e l’orientamento a fare dell’ecomostro un bene collettivo, acquisendolo dai proprietari, per poi farne un proficuo e attrattivo uso pubblico.
È indubbio che quel promontorio, trasformato in un verdeggiante e panoramico Parco sul Porto, darebbe una ben maggiore valenza alla nostra costa, al nostro benessere e frequentazione ed alle attrattive turistiche ed economiche.
Servirebbe inoltre a decongestionare, il tratto di litoranea che affianca il solito muretto.
Con l’occasione, è stato illustrato dall’arch. Enzo Ruberto un vecchio progetto, teso proprio alla fruizione di tale promontorio, anche con un sentiero lungo l’intero suo perimetro. Sono state altresì evidenziate le problematiche tecniche da affrontare, per risanare l’intera area da degrado e macerie.
Non sono inoltre mancate opinioni che, un po’ “fuori dal coro” dalle tante voci ambientaliste, propongono in tale area nuovo cemento e parcheggi (grave carenza affrontabile però con altre vicine aree private). Come altri pareri che, eccessivamente conservativi, sminuiscono l’importanza del moderno turismo, di un sostenibile sviluppo costiero e della produttiva economia (Tricase ne soffre tanto), nel sostegno di un passato o “trapassato”, tenuto ora in vita da pubblici finanziamenti.
Non poteva mancare anche un breve accenno alle proposte già indicate dal sottoscritto su “il Volantino” e alla balneazione “cementizia” sulle banchine del porto, pur avendo due pregevoli aree di bassa scogliera (antistante la rotonda e sottostante l’ecomostro.) Accanto al vivo e corale apprezzamento per quanto fatto dal movimento “Abbattiamo l’Ecomostro”, si è ormai diffusa l’idea di indurre il Comune ad acquisire l’intera proprietà.
Ma, finito il tempo delle tante parole da “sabbia e spiaggetta”, a volte ridondanti, si attende ora qualche fatto concreto da “dura scogliera”. Oltre al solito PUG, che sembra rimanere oltre l’orizzonte, un rapido “Atto Unitario” dei consiglieri di opposizione convenuti, necessario a dare forza, credibilità e visibilità al proprio orientamento. Come anche alla loro richiesta di pubblico sostegno nell’ acquisire tale “ecomostro” e farne oggetto di discussione e, auspicabilmente, unanime approvazione da parte di tutto il Consiglio Comunale”.