di Pino GRECO
Il sindaco Antonio De Donno annuncia investimenti per più di 3,8milioni di euro
Più di 3,8milioni di euro per rifare il centro storico e la piazza di Caprarica a Tricase. A breve la parte della Città più antica cambierà volto. A mutare, però, non sarà solo il “salotto”, ma anche un rione del Comune di Tricase.
La Giunta Municipale del sindaco Antonio De Donno, dopo 2 anni di amministrazione -ha approvato il progetto definitivo dei lavori per la rigenerazione urbana del “centro storico di Tricase e di Caprarica” per un importo complessivo di € 3.850.000.
Gli interventi di rigenerazione interesseranno via Stella d’Italia, via Immacolata, via Liborio Romano, piazza V. Ciardo, via F.lli Allatini, il completamento di via Thaon de Revel, largo S. Lucia, via Caputo, via Conce,via Acquaviva, Mito Cusi, Voluro, Menderano, via Trunco, via Campane. E poi piazza Sant’Andrea del rione Caprarica. Dunque, gli interventi consentiranno una rigenerazione urbana non solo nel centro storico o “ salotto” cittadino ma anche in uno dei più grandi rioni, Caprarica – dove la centralissima piazza Sant’Andrea avrà un nuovo “look”.
Il sindaco Antonio De Donno: “ I lavori di recupero del basolato nel centro storico, ( Piazza Pisanelli, rione Puzzu, via San Demetrio, via Tempio), inizieranno nel mese di febbraio- da via Tempio ed a seguire piazza Pisanelli per poi interrompersi in estate e proseguire in via San Demetrio a settembre. I lavori della rigenerazione urbana inizieranno nel 2024, e completeranno il centro storico oltre al resto del progetto da 3500000 di euro. Invece 1500000 per il completamento capannoni Acait. Questo è attualmente il cronoprogramma salvo imprevisti”.
Pertanto, un’aria di ripresa, un’agenda di cantieri piena per i prossimi mesi, in particolar modo per il centro storico, luogo sempre poco valorizzato e abbandonato. Insomma, iniziare a “riqualificare” un’area strategica della Città per lo sviluppo turistico e paesaggistico dell’intera comunità pensando all’importanza che i centri storici hanno per l’economia e per l’immagine del Paese