Ma quale è il contenuto del Bando e del Disciplinare che regolerà i rapporti tra la provincia e il concessionario se la gara indetta dalla Provincia dovesse concludersi? Il Bando di gara è del 3 ottobre 2014 e riguarda la concessione per la valorizzazione e la utilizzazione ai fini economici di porzioni dei complessi architettonici del Circolo cittadino di Lecce e di Palazzo Comi di Lucugnano. La concessione –come si legge nel Disciplinare- è finalizzata a valorizzare quei due complessi architettonici mediante lo svolgimento di attività di servizio per la collettività dirette a promuovere la conoscenza dei beni culturali, onde consentire un migliore utilizzo e fruizione dei beni da parte degli utenti, compreso anche la promozione e il sostegno degli interventi di conservazione e restauro. La determinazione dei termini e le modalità relative alla gestione dei servizi e delle attività oggetto della concessione (tariffe, orari di apertura, commercializzazione del materiale illustrativo) è lasciata alla discrezionalità del concessionario. La Provincia si riserva di intervenire per ragioni di pubblico interesse sulle condizioni di concessione ma in accordo con il concessionario. Le attività previste devono perseguire l’obiettivo di offrire occasioni per la destagionalizzazione del turismo, in particolare quello culturale, anche mediante l’organizzazione di eventi, mostre, convegni, presentazione di seminari di studi, ecc., nonché la commercializzazione di prodotti tipici locali legati alle produzioni autoctone, alla promozione dei prodotti agroalimentari, artigianato, servizi turistici legati al brand Salento d’Amare. I servizi da svolgere sono quindi: convegnistica; gestione museale per Casa Comi; ristorazione/caffetteria; organizzazione di iniziative culturali e di svago anche collegate alla storia degli immobili e alle tradizioni del Salento; assistenza e supporto ai turisti; vendita di prodotti originali tipici del territorio e servizi ai turisti in visita del Salento. L’offerta deve consistere nella presentazione di un progetto culturale per la gestione degli immobili; di un progetto di valorizzazione funzionale per interventi di recupero e ristrutturazione o restauro da effettuare sugli immobili in uso; di un piano economico-finanziario di copertura degli investimenti; di un progetto di partenariato con strutture nazionali o internazionali. Ovviamente i concorrenti dovranno anche presentare un’offerta economica partendo da una base di 100 mila euro all’anno. La Provincia ha anche stabilito una tabella di marcia per gli interventi: entro 90 giorni dalla aggiudicazione, il concessionario dovrà presentare il progetto di recupero dell’immobile; entro 120 giorni dalla sottoscrizione della convenzione il progetto deve essere approvato; entro e non oltre 6 mesi dal rilascio del titolo edilizio l’intervento dovrà avere inizio ed i lavori dovranno concludersi entro il 5° anno dall’inizio della concessione.