L’Estate irrompe ed irrompono le tante iniziative per i ragazzi. Nascono innanzitutto per rispondere ad un’emergenza delle famiglie; i genitori lavorano e, finita la Scuola, sorge la giusta preoccupazione di impiegare, in maniera non dannosa e non pericolosamente oziosa, il tempo libero dei loro figli. È un ricordo lontano la famiglia allargata ed è scomparso il vecchio rimedio di andare allu mesciu; ed allora: come superare l’emergenza ragazzi? Come parcheggiarli, oh... pardon, come farli attivamente partecipare ad esperienze ricreative ma anche socializzanti ed educanti? È da qualche anno che la Diocesi di Ugento, attraverso le Parrocchie, offre una soluzione: organizza il GREST e cioè il Gruppo Estate. Quest’anno la Giornata di avvio ufficiale è stata proprio a Tricase in piazza Pisanelli e si è svolta il 1º luglio scorso. Interessanti i numeri: soltanto a Tricase i ragazzi che hanno aderito ai Gruppi sono più di 400. Ma ancor più interessante è il numero di animatori che si sono offerti di accompagnare e guidare i ragazzi: un esercito -si fa per dire- di ben 220 volontari. Volontari: un termine usato ed abusato fino a ricomprendere anche chi, volontariamente, si ripaga delle spese ed include, ma sempre come volontario rimborso, i costi del tempo impiegato volontariamente! Per i volontari del GREST, invece, si tratta proprio di volontari veri, e cioè di quelle persone -per fortuna non in via di estinzione- che non ricevono nulla, neanche un rimborso spese, e che anzi offrono gratuitamente le loro capacità, il loro tempo e spesso anche i loro soldi. È vero, il GREST non è gratuito; i ragazzi, o meglio le loro famiglie, danno un contributo (15 euro) che serve per comprare la maglietta (divisa) e per la merenda. Rimane assolutamente gratuito tutto lo sforzo organizzativo di chi anima il GREST e di chi si assume le tante responsabilità. Ma anche il termine gratuità necessita di una precisazione; anche quel termine, come quello di volontariato, viene usato ed abusato, al punto che si presentano come gratuiti corsi che vengono invece pagati; certo non li paga direttamente chi li frequenta ma li paga l’intera collettività. A ben vedere i due termini volontario e gratuito sono due facce della stessa medaglia; non si possono separare. Se un’iniziativa è gratuita non può che essere offerta da volontari. Altrimenti i conti non tornano. Un ultimo passaggio: la volontaria gratuità genera gratitudine. Ed anche questo è un termine da riscoprire, specialmente d’estate, tempo per riposare e quindi per riflettere, sagre e feste permettendo!
Grandi iniziative per PiccoliOltre al GREST, organizzato dalle Parrocchie di Tricase, altre due iniziative meritano gli onori della cronaca, almeno della nostra cronaca: l’Associazione Tregiriditè che ospita anche quest’anno alcuni bambini saharawi e il Club dei Piccoli Lettori del prof. Pasquale Santoro che d’estate, con una proposta in controtendenza, avvia i ragazzi alla lettura. Di entrambe le iniziative pubblichiamo due brevi presentazioni.