di Rosario MERCOGLIANO
“Occorre rifondare la Protezione civile”. È stata questa la frase pronunciata dal sindaco, nel corso dell’incontro on line su “rete della solidarietà cittadina”; un’esternazione pubblica che ha lasciato tutti un po’ perplessi e attoniti, compreso il sottoscritto.
Mi sono subito attivato per capirne di più, non fosse altro che per il profondo legame - ormai ventennale - nei confronti dell’associazione Prociv di Tricase… e l’ammirazione e la stima rispetto a un corpo volontari che mai ha fatto mancare il suo prezioso contributo nei momenti di necessità; azioni, tra l’altro, sempre condotte all’insegna della assoluta gratuità e dedizione civica.
La Prociv Italia, sezione di Tricase è una associazione di volontariato; questo va detto a chiare lettere; un’associazione come potrebbe esserlo la sezione locale del Wwf Italia, come potrebbe esserlo la Legambiente o la Croce Rossa.
La Prociv Tricase non è un ente pubblico; i volontari non sono dipendenti del dipartimento di Protezione Civile facente capo al Ministero degli interni e neppure del dipartimento di protezione civile regionale.
Tali enti possono, tuttavia, in caso di necessità, allertare anche la Prociv cittadina, in quanto associazione confederata alla Prociv Italia. Ancora: la Prociv Tricase non è - e neppure rappresenta - l’emanazione diretta di un ufficio di protezione civile del nostro comune.
Tricase non ha dipendenti che si occupano in maniera specifica dei vari servizi di protezione civile… e non ha neppure un ufficio a ciò unicamente preposto, dal momento che tali competenze sono assegnate all’ufficio tecnico comunale.
Possiamo, dunque, affermare, senza timore di esser smentiti, che l’efficacia dei servizi di protezione civile e organizzazione degli stessi, rientra a gamba tesa nel più ampio problema di riorganizzazione degli uffici comunali e loro efficienza, …funzionalità spesso mortificata non certo dal menefreghismo o dalla incapacità dei nostri dipendenti ma dall’insufficienza numerica degli stessi e dall’assenza reiterata di una politica di programmazione circa la pianta organica comunale.
Stando così le cose, l’affermazione del Sindaco riportata in apertura, non ha senso ed è errata se la si riconduce (come in tanti abbiamo fatto e come lo stesso Sindaco – probabilmente – aveva in animo) alla locale sezione della Prociv Italia e all’opera dei volontari che in più occasioni vediamo impegnati per le nostre strade, anche al fianco del corpo di polizia municipale.
L’affermazione del sindaco assume, al contrario, un’importante valenza “politica” e amministrativa nel momento in cui, da un lato, ci consente di conoscere e capire lo stato dell’arte …e dall’altro ci permette di interrogarci sull’opportunità o meno di avere un corpo di protezione civile comunale o, in alternativa, definire una apposita e formale convenzione con una Associazione che in tale settore opera.
Il verbo, dunque, non è “rifondare” ma “istituire” …e se non istituire quanto meno “discutere”, “decidere” e “formalizzare”. E in tale direzione, a mio avviso, non può prescindersi da un ascolto importante della locale sezione Prociv; un confronto che attraverso l’esplicitazione libera e trasparente delle reciproche aspettative, arrivi a definire insieme strategie e obiettivi da raggiungere, certamente finalizzati a garantire, da parte del Comune, un servizio di protezione civile adeguato alle crescenti esigenze della città, ma che diventino anche opportunità di maggiore crescita e consolidamento di una associazione locale che nel corso degli anni ha dimostrato capacità e attenta predisposizione.
Un confronto è dunque auspicabile, dal momento che i risultati migliori possono ottenersi solo decidendo di collaborare e remare nella stessa direzione… ciascuno per quanto di sua competenza, ciascuno in relazione alle responsabilità che può e decide realmente di assumere.
Certo di interpretare il sentimento di tanti di noi, concludo con un mio personale ringraziamento – da cittadino di Tricase – ai volontari della Prociv Tricase, per tutte le azioni e il sostegno che in questo periodo di emergenza covid, con gratuità, stanno dando; dalla consegna della spesa a domicilio in favore di anziani e persone non autosufficienti al ritiro di farmaci presso l’ospedale di Gagliano; dalla consulenza rispetto alla compilazione di domande di sussidio al semplice ascolto che le persone sole sempre più spesso chiedono e cercano. Grazie a voi …e grazie a tutti i volontari delle associazioni di Tricase! Mi sento e sono uno di voi e insieme a voi spero che si riesca a fare sempre meglio. Al fianco!