Venerdi,29 maggio 2020
di Alessandro Distante
Mercoledì scorso era stato convocato il Consiglio Comunale.
Finalmente, dopo tanti mesi di blocco, il Consiglio poteva tornare a riunirsi ed anche questo poteva diventare un momento di rilancio per la vita cittadina.
Ed invece il Consiglio comunale non si è tenuto per l’assenza del Sindaco e della sua maggioranza o, a questo punto, della sua ex maggioranza.
La data era stata concordata con i Capigruppo; le prove sulla seduta in videoconferenza erano andate bene, cosicchè tutto lasciava pensare che il Consiglio si sarebbe tenuto.
Ed invece così non è stato.
Nello stesso momento l’assessore Lino Peluso faceva pervenire la sua lettera di dimissioni irrevocabili. “Ho notato purtroppo –scrive Peluso- che chi dovrebbe impegnarsi per tutelare e salvaguardare tutti i propri concittadini non lo fa o lo fa tenendo conto di pregiudizi”.
E continua: “Soprattutto in questo ultimo periodo ho avuto l’impressione che qualcuno sia venuto meno al proprio ruolo di rappresentante istituzionale <<giocando>> sul futuro e sul destino di Tricase”.
Sono questi i passaggi più inquietanti delle dimissioni: amministrare con i pregiudizi e giocare con il futuro di Tricase.
In un momento nel quale l’Istituzione Comune doveva fare da traino alla ripresa e aiutare la Città a superare questa fase delicatissima per le famiglie, sapere che il Consiglio comunale non riesce a riunirsi e che un Assessore si dimette lanciando strali così pesanti non è uno spettacolo bello a vedersi.
E pensare che lo slogan di questa Amministrazione e del Sindaco era “cambiamenti e pacificazione”!