Nell’era dei social network, delle communities, delle comunicazioni veloci e della neolingua con parole abbreviate e frasi ridotte ad acronimi ha ancora senso l’esistenza di un giornalino scolastico? Possono ancora generare nei ragazzi piacere e interesse tutti i faticosi rituali della preparazione del prodotto, dall’ideazione alla progettazione e dall’impaginazione alla stampa? La comunità scolastica del Liceo Comi di Tricase ha risposto affermativamente e da alcuni anni ha intrapreso questo percorso espressivo con la pubblicazione annuale de Il COMIgnolo, giornale scolastico di 12 pagine. A colori, naturalmente in carta riciclata e con una o più uscite annue in base ai fondi disponibili e ai contributi redazionali. Studenti e docenti hanno sfidato lo scetticismo dei cantori dei new media, dei sostenitori dell’ineluttabilità dell’estinzione della carta stampata e della progressiva marginalità dei registri espressivi tradizionali. Ne è venuto fuori un laboratorio di scrittura, di impaginazione grafica e, quel che più conta, un luogo di discussione e socializzazione libera e creativa. Chi ha scritto si è cimentato su vari temi, ha fatto balenare la propria visione della vita, ha attivato la propria coscienza critica e un’ idea di cittadinanza attiva in formazione. Insomma, una bella esperienza che ha arricchito notevolmente anche i docenti che hanno accompagnato i giovani protagonisti. Questi laboratori di giornalismo scolastico hanno destato l’attenzione anche di autorevoli testate di quotidiani nazionali e regionali(ad es. La Repubblica e La Gazzetta del Mezzogiorno) da cui è scaturito il Concorso Nazionale “Giornalista per un giorno”, indetto da AlboScuole-Associazione Nazionale Giornalismo Scolastico. Ebbene, dopo aver vinto nella passata edizione il primo premio tra 1630 partecipanti, il 22 aprile scorso, nel meeting di Chianciano Terme, “Il COMIgnolo” ha conseguito un altro prestigioso riconoscimento: è stato segnalato tra i primi cento su 2500 giornali scolastici monitorati, con una menzione speciale per la sezione cultura.