di Giovanni CARITÀ (Capogruppo Consiliare “Tricase, che fare?”)
L’attuale Amministrazione comunale della nostra città, guidata dal sindaco De Donno e dalla sua Giunta, e sostenuta da alcuni consiglieri comunali, può essere rappresentata iconograficamente con una foto dei lavori in via San Demetrio.
Pensati con una progettualità che voleva farne della strada in questione l’emblema della rinascita del centro storico, i lavori in via San Demetrio e dintorni, con il passare del tempo, si stanno rilevando sempre più un disastro, da molteplici punti di vista. Progettata, finanziata e cantierizzata ormai da diversi mesi, una tra le strade più importanti del centro storico è oggi oggetto di valutazioni più o meno condivisibili. Presenta, infatti, palesi e inopinabili criticità: lampioni non consoni con il contesto, marciapiedi inguardabili, avvallamenti più o meno visibili, un enorme dislivello nel bel mezzo della stessa e uno scivolo lungo circa venti metri impraticabile e pericoloso per i pedoni, soprattutto disabili, anziani e bambini (forse un maldestro tentativo di stalli improvvisati per automobili e/o per carico e scarico merci).
La strada, ancora chiusa con ordinanza sindacale, è finita negli ultimi giorni tra i tanti post di alcuni esponenti di maggioranza che, come nulla fosse, ne praticavano il transito pur essendo ancora area di cantiere.
Perché è accaduto tutto questo? La risposta è semplice: per la fretta di fare, di dimostrare di aver fatto, di essere vincenti.
Stessa fretta di fare e, soprattutto, di vincere le elezioni che portò nel luglio del 2020 espressioni politiche eterogenee a mettere in piedi un cartello elettorale con un unico obiettivo: vincere. Operazione riuscita sul piano del risultato, non vi è dubbio, ma rivelatasi già dopo pochi mesi un sciagura per la governabilità della città.
Nonostante gli errori, gli inciampi, più o meno prevedibili, il sindaco, con ciò che resta di quella compagine elettorale, sta procedendo verso l’ambìto traguardo, che consiste nella conclusione del mandato e nella conseguente ricandidatura alla prossima tornata elettorale. Forse avrebbe fatto bene a fermarsi prima, un anno e mezzo fa, quando il Partito Democratico, unica forza politica a sostenerlo, ha abbandonato la maggioranza per approdare, di fatto, fuori dalle istituzioni. Invece no! Il sindaco è andato avanti per la sua strada, un po' come sono andati avanti i lavori in via San Demetrio, nonostante tutto.
La caparbietà pare averlo premiato, almeno per ora. Superate le festività natalizie, foto e video auto celebrativi compresi, l’amministrazione De Donno si avvierà verso la scadenza di fine mandato, presumibilmente ottobre 2025.
Quello che accadrà nel prossimo autunno, tuttavia, non dipenderà esclusivamente dalle scelte di De Donno. Tante sono le variabili che potranno determinare il futuro della nostra città. Una di queste variabili, per esempio, potrebbe essere la compagine tutta salentina denominata CON, che governa la Regione Puglia assieme al PD, e che ha nella figura di De Donno il massimo esponente nel sud Salento. Che farà CON? Lo scopriremo vivendo. Altre variabili potrebbero segnare il domani prossimo venturo di Tricase. Tutte variabile che incideranno pesantemente sulle scelte da compiere, soprattutto se la politica cederà nuovamente il passo alla fretta e, peggio ancora, all’inseguimento della vittoria elettorale ad ogni costo.
C’è una strada diversa da praticare? Certamente! È una strada in salita, che richiede fatica, ascolto, condivisione, tempo. Ecco, questa strada è quella che una possibile coalizione alternativa a De Donno ha l’obbligo di intraprendere, facendo attenzione alle uniche vere variabili che in politica fanno da sempre la differenza: la tempistica e la credibilità.