di Cosimo RIZZO

Continuano le richieste di chiarimento sull’argomento a dimostrazione di notevole interesse sia da parte di operatori del settore, intenti ad offrire servizi migliorativi e di maggior convenienza per i propri clienti, che da parte di consumatori sempre più attenti alle soluzioni di risparmio energetico.

Grande fermento anche tra gli enti locali, dove si registra maggiore apertura alle proposte di investimento nel settore delle rinnovabili. Non mancano difatti incontri informativi, con il coinvolgimento di cittadini e imprese, organizzati dalle stesse amministrazioni con l’intento di promuovere azioni incisive attraverso una strategia locale di sviluppo sostenibile e di incentivazione alle forme di autoconsumo.

Tra le soluzioni percorribili, il Comune può scegliere di aderire a una o più comunità già costituite o costituende sul proprio territorio, promosse da associazioni di cittadini, altre istituzioni pubbliche e/o società partecipate, stakeholder locali, etc. Questo consentirebbe all’ente locale di valorizzare i propri consumi laddove non abbia le risorse per investire in impianti a fonti rinnovabili, o viceversa di incrementare la valorizzazione energetica del proprio patrimonio situato in aree distanti e/o isolate rispetto ai principali centri di consumo dell’ente.

In questo caso, il Comune non sarà gravato dai costi di progettazione, di sviluppo e di costituzione della CER, ma sarà parte dell’iniziativa offrendo il proprio contributo in un momento successivo e nella modalità più confacente alle proprie circostanze: come consumatore, facendo ingresso nella configurazione con uno o più dei POD di titolarità comunale in cui si registrano solo prelievi di energia; come prosumer (ovvero produttore e consumatore), mettendo a disposizione della comunità uno o più impianti fotovoltaici di cui è proprietario, partecipando pertanto sia come produttore che come consumatore tramite POD  diversi; e/o come produttore, i cui impianti siano nella disponibilità e sotto il controllo della comunità.

Nell’ambito delle attività di governo del territorio, il Comune può inoltre contribuire tramite la ricognizione delle aree e delle superfici utili all’installazione di impianti a fonte rinnovabile, in base alle caratteristiche del territorio, alle esigenze di preservazione del valore dell’economia locale e ai fabbisogni della comunità, bilanciando le esigenze di tutela paesaggistica e salvaguardia degli assetti idrogeologici del territorio con i fabbisogni di settori produttivi quali agricoltura, industria manifatturiera, turismo, etc.

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