Un progetto ancora inattuato

“Il Parco naturale Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase è un parco regionale della Puglia istituito con la legge regionale 26 ottobre 2006 n. 30. Dal 29 luglio 2008 il Parco è dotato di un Consorzio per la gestione con sede nel Castello di Andrano. Il Parco nasce dalla forte volontà di tutelare un patrimonio naturalistico irripetibile, d’altissimo valore scientifico-culturale e dall’intento di valorizzare il territorio secondo un modello di sviluppo eco-sostenibile che garantisca la tutela della biodiversità mentre promuove l’economia delle Comunità di riferimento, Tra gli obiettivi che la legge regionale 30/2006 attribuisce alla istituzione del Parco anche lo snellimento delle procedure amministrative e la promozione delle proprie attività attraverso il necessario coinvolgimento delle comunità locali” (così Francesco Giorgio, in Piùturismo, giugno 2023).

IL RINNOVO DELLE CARICHE

E TRICASE A BOCCA ASCIUTTA

In questi giorni, dopo la scadenza degli organi tecnici e politici di gestione, l’Assemblea del Parco, della quale fanno parte i Sindaci dei Comuni ricadenti al suo interno, ha proceduto al rinnovo delle cariche e degli incarichi. Non sono mancati i confronti abbastanza serrati ed animati al punto da sfiorare la rissa. Dopo vari rinvii nel tentativo di quadrare il cerchio, l’Assemblea ha proceduto alla nomina dei vertici. Presidente dell’Assemblea dei Sindaci è stato eletto il Sindaco di Alessano, Osvaldo Stendardo. Come componenti del Comitato Esecutivo, organo tecnico sono stati nominarti il dott. Michele Tenore, nominato presidente, il dott. Gianfranco Cataldi e l’ing. Cristina Rizzo.

Tricase, ancora una volta, è rimasta al palo. Eppure l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco De Donno, aveva cercato di inserire nel comitato tecnico un professionista tricasino tentando un accordo che vedeva una ripartizione tra cariche politiche e incarichi tecnici.

Il tentativo tuttavia non è riuscito, al punto che Tricase è rimasta fuori da ogni presenza sia nei vertici politici che in quelli tecnici. Certo v’è da dire che il dott. Cataldi è tecnico che opera in Tricase avendo un rapporto di collaborazione con Ciheam e questo costituisce un indubbio positivo apporto, ma l’obiettivo che il Sindaco voleva perseguire era ben altro.

Cosa dire? L’auspicio è che il Parco, finalmente, riesca ad operare secondo quelle finalità che portarono la Regione ad istituirlo nel lontano 2006. Il percorso e l’attività sinora svolta non sembrano aver corrisposto alle aspettative. Se è vero che la istituzione del Parco ha determinato un’obiettiva forma di tutela del territorio e, soprattutto, della costa che da Otranto giunge fino a Leuca, non si può certo dire che abbia costituto un’occasione di valorizzazione e di sviluppo. Basti pensare al fatto che la mancata approvazione del Piano del Parco ha determinato il blocco degli interventi edilizi: allo stato e fino all’approvazione del Piano non sono possibili interventi se non sull’esistente e soltanto di manutenzione.

SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE? MA DOVE?

IL LUNGO CAMMINO PER IL PIANO

Anche in termini di snellimento delle procedure amministrative il bilancio non è soddisfacente. Lo stesso Piano del Parco è rimasto invischiato in lunghe e complesse procedure amministrative; basterà pensare che il cammino per l’approvazione del Piano è partito dal 2010 con l’affidamento del servizio di supporto al Comitato Esecutivo per la predisposizione del Piano Territoriale del Parco all’ing. Andrea Retucci e all’arch. Salvatore Mininanni; dopo un anno è stato approvato l’atto di indirizzo per la formazione del Piano; e poco dopo il Documento di Analisi Preliminare. Nel febbraio 2021 si è dato avvio alla procedura di VAS e affidato all’avv. Gabriella De Giorgi Cezzi l’incarico per la redazione delle NTA.

La bozza di Piano è stata discussa con i Comuni nei mesi di ottobre e novembre 2012. Nell’aprile 2013 i Tecnici incaricati hanno consegnato la Bozza del Piano. E’ poi accaduto che nell’agosto del 2013 la Regione ha approvato il PPTR con la necessità di effettuare la verifica di compatibilità del Piano del Parco al detto Piano Paesaggistico.

Successivamente l’entrata in vigore delle norme sui SIC (2016) e sulle ZSC (2018) hanno ulteriormente reso necessarie verifiche ed approfondimenti.

Nel gennaio 2019 il Piano del Parco è stato adottato per la consultazione ai fini VAS e VINCA. Insomma tante tappe, infinite verifiche e numerose necessità di approfondimenti ed aggiornamenti.

Ora, sembrerebbe che il Piano stia per essere approvato dalla Giunta regionale ma di anni, dal 2006, ne sono passati veramente tanti.

INTANTO UNA FALSA PARTENZA

ASSENTI NELLA CONFERENZA DI SERVIZI PER LA CICLOPEDONALE

Il 6 maggio è stata convocata dalla Provincia di Lecce la Conferenza di Servizi decisoria per il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto- Santa Maria di Leuca” con un importo di progetto di ben 22 milioni di euro.

Il progetto si inserisce nel Contratto Istituzionale di Sviluppo CIS Brindisi-Lecce.

Alla Conferenza però sono risultati assenti il Comitato Esecutivo del Parco e il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci; sarà stato un caso, dovuto magari al fatto che la convocazione era stata inviata in data 19 aprile, ma l’esordio non è stato dei migliori.

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