Tricase- Due Assessori della Giunta Comunale sono interessati da procedimenti penali come imputati o come indagati. Ovviamente, fino a sentenza, vale la presunzione di innocenza e tutte le accuse devono essere dimostrate. Per chiarezza: le imputazioni non riguardano attività legate alla loro ruolo di Amministratori comunali ma alla loro professione di tecnici progettisti e/o direttori di lavori.

Tuttavia tali notizie sollevano non pochi dubbi sulla possibilità di rivestire al contempo un ruolo di pubblico amministratore e di chi deve difendersi da accuse che, se provate, vedrebbero come parte danneggiata il Comune che amministrano. I dubbi aumentano ancora di più se si pensa che la Giunta municipale deve decidere se costituirsi in giudizio oppure no in processi che vedono come persone incriminate componenti della Giunta stessa. Le contestazioni che sono state mosse sono legate a presunti abusi edilizi, reati nei quali il Comune si può costituire parte civile anche se –è bene dirlo- ciò non accade quasi mai.

Non sono nuovi i casi di Amministratori, siano essi politici di livello governativo oppure regionale, che, in caso di contestazioni di reati, optano, volenti o nolenti, per le dimissioni. Nessuna responsabilità, ovviamente, ma soltanto la necessità di fugare qualsivoglia dubbio che la loro posizione possa condizionare l’azione dell’Amministrazione della quale fanno parte.

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