di Pino GRECO

La Corte d'Appello di Lecce ha assolto definitivamente l’ex impiegato comunale per non aver commesso il fatto

TRICASE- Il sig.Giuseppe Baglivo era imputato del reato di peculato perchè si sarebbe appropriato - quale dipendente dell'ufficio anagrafe del Comune di Tricase - di alcune somme di denaro rinvenimenti dal rilascio delle carte d'identità, per un ammontare complessivo pari a circa 20.000 €.

Per questo reato era stata dapprima richiesta una misura cautelare personale da parte del Pubblico Ministero, però rigettata sia dal Gip che dal Tribunale del Riesame, e poi è stato condannato in primo grado alla pena di anni due e mesi sei di reclusione.

La sentenza è stata poi confermata dalla Corte d'Appello di Lecce, mentre la Cassazione in seguito ha annullato con rinvio la sentenza. La Corte d'Appello di Lecce, in sede di rinvio e in altra composizione rispetto alla fase precedente, ha assolto definitivamente l’ex impiegato comunale per non aver commesso il fatto.

Si è infatti dimostrato che Baglivo ha sempre versato al Comune le somme incassate per il rilascio delle carte d'identità. La sentenza della Corte d'Appello non è stata impugnata dalla Procura Generale, e pertanto è definitiva.

I fatti risalgono tra il 2006 – 2008.

Giuseppe Baglivo è stato difeso dagli avvocati Andrea Sambati e Carlo Chiuri

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