di Alessandro DISTANTE

La chiusura estiva delle scuole crea, da anni, un bisogno in altri tempi sconosciuto: dove e con chi far stare i ragazzi.

A questo nuovo bisogno il territorio offre varie soluzioni, tutte accomunate dall’offerta di sport, giochi, attività laboratoriali ed esperienze di gruppo.

Tra queste offerte suscita particolare interesse quella delle Parrocchie con l’organizzazione del Grest (GRuppo ESTivo), una sorta di oratorio nella bella stagione delle vacanze.

A Tricase i numeri sono di tutto rispetto: la Parrocchia di Sant’Antonio ha avviato il suo Grest con 130 ragazzi e 70 animatori; allo stesso modo la Parrocchia di Tutino con 150 ragazzi e 60 assistenti: alla Chiesa Madre i bambini sono 90 con 50 animatori; a Caprarica (S. Andrea) i ragazzi sono 225 a fronte di 110 animatori e a Sant’Eufemia 34 ragazzi con 11 animatori. In totale i volontari sono poco più di 300!

Insomma, un esercito di volontari, essenzialmente giovanissimi, che si spendono per impegnare i ragazzi nella mattinata e, facendoli divertire, danno un aiuto concreto alle famiglie.

E’ un bell’esempio di quel “volontariato puro” che in Italia segna una fase di crisi: i dati Istat segnalano infatti un calo del 15,7% rispetto al 2015. Al contempo sono cresciuti del 10% i dipendenti degli Enti del Terzo Settore e cioè delle organizzazioni nelle quali operano, oltre ai dipendenti, i volontari.

I due dati la dicono lunga sulla tendenza a professionalizzare l’intero Settore, così snaturando il senso profondo del volontariato che implica quella gratuità nella donazione di tempo, capacità e competenze come risposta al fondamentale dovere di solidarietà che trova radici nei principi consacrati nella Carta costituzionale.

Ed allora cosa fare? Il Parlamento ha approvato di recente un emendamento governativo che riguarda il Servizio civile: oltre all’aumento della paga mensile, la riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici. Al giovane viene offerto uno scambio: dai il tuo tempo per opere socialmente utili e ti riservo posti nella Pubblica Amministrazione! Una mercificazione del volontariato!

Per combattere questa tendenza a mercificare anche i gesti di gratuità c’è la risposta di questi giovani di Tricase (come di altre Città): dedicano una parte delle loro vacanze per accompagnare i più piccoli e così aiutare le famiglie; lo fanno senza chiedere nulla in cambio, ma, semplicemente, perché credono che sia importante l’aiutarsi reciprocamente, così senza secondi fini!

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