dalla pagina facebook di Andrea Ciardo

Care concittadine, cari concittadini,
queste parole per comunicarvi una decisione che - per chi mi conosce lo sa - è sofferta e ponderata: poco fa ho rassegnato le mie dimissioni da vicesindaco ed assessore della Città di Tricase.
Senso di responsabilità, passione e rispetto per le Istituzioni sono ciò che hanno mosso ogni mia azione, dal primo giorno da assessore - quando avevo 28 anni - ad oggi, che di anni ne ho 31.
Ho cercato ogni attimo di onorare la fiducia dei cittadini di Tricase, a mani nude e col cuore che batte, come mi è stato insegnato.
Lo farò anche oggi, mentre faccio un passo indietro per il bene della Città.
È venuto meno il rapporto fiduciario reciproco che mi lega al primo cittadino, e dunque la mia decisione non poteva essere altra.
Tante le diversità di vedute sul futuro, troppe le divisioni valoriali: un'incompatibilità che forse era già prevedibile, ma che ingenuamente pensavo di poter superare nell'interesse della Città.
In un contesto politico e amministrativo complesso, spesso caratterizzato da indifferenza, sordità e miopia politica, ho dato tutto me stesso per dimostrare che, nonostante tutto, l'importante era lavorare sodo per Tricase. Senza rimpianti e con abnegazione.
 
 
 
E con determinazione ho provato a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti, facendolo insieme a chi sa quanto sia importante il lavoro di squadra.
A partire dal personale dell'Ente - funzionari, dipendenti e Corpo di Polizia Locale - cui va il mio ringraziamento più grande.
Sono stato accolto come un figlio, un nipote, un fratello in alcuni casi. Non sarà stato facile sopportarmi ad ogni ora (soprattutto per qualcuno che comprenderà e sorriderà leggendo queste parole), nel mio girovagare fra atti e documenti, chiedendo indicazioni e invitando tutti a fare sempre più per giungere poi al risultato. A voi, che tanto mi avete dato, spero di aver lasciato traccia del mio passaggio.
Ogni giorno speso in Comune e fra le strade della Città, ho messo a disposizione la mia persona, il mio caratteraccio, le mie passioni, le mie competenze.
Ho dialogato con tutti, cercando di capire, studiare, immaginando soluzioni per i problemi, e progetti per cogliere le opportunità che si presentavano ai nostri occhi. Mai mi son sottratto al confronto, alla discussione, alle critiche.
E ogni singola critica mi ha spinto a far sempre più e, nei limiti delle mie capacità, sempre meglio.
Tutto quello che sono e che ho fatto di buono, poi, lo devo ai miei compagni di viaggio. Fra tutti Anna, FrancescoMinonne, Francesca, Giorgio, Gianluigi e tutti gli iscritti e militanti del Partito Democratico di Tricase: senza di voi ogni giorno speso per la comunità sarebbe stato vano perché non confortato dalla pluralità di idee, autentica ricchezza del Partito, e dalla comunione di intenti e valori.
La comunità da cui provengo e che amo, Caprarica, sappia che l'impegno è stato massimo. Mai dimenticare le proprie radici e lavorare per far crescere rigoglioso l'albero della socialità: questo è l'insegnamento che ho fatto mio da mio nonno e da mio padre, e spero di esserne stato all'altezza.
Ringrazio tutti i cittadini e le associazioni che mi hanno incontrato sulla propria strada, che con me hanno parlato, litigato, discusso, e si son confrontati. Non so se sarò mai in grado di restituirvi anche solo un po' di quanto mi avete trasmesso. Tricase è fortunata, perché può contare su una rete sociale così solida e viva.
Ringrazio i consiglieri comunali tutti, anche chi era su posizioni diverse dalle mie. Anche Cantiere Civico e Tricase, che fare?, sapendo che nella diversità di vedute si è potuto lavorare e costruire.
Dalle vostre esperienze, sollecitazioni, critiche e riflessioni ho potuto cogliere spunti di crescita, personale e politica. Vi ringrazio perché avete saputo "puntare" sulla mia "giovane irruenza". Anche quando ci si è confrontati duramente (diamine quante volte lo abbiamo fatto!) abbiamo discusso di temi e prospettive.
C'è la consapevolezza di non esser mai mancato quando la Città ha chiamato. Anche quando qualcuno s'è dimostrato assolutamente impreparato e si doveva recuperare, sotto ogni punto di vista.
Non mi dilungherò oltre, sapendo che il percorso politico non si esaurisce certamente con un'esperienza amministrativa.
L'ho sempre detto.
Oggi torno a casa con la schiena dritta.
Vedete, titoli o nomine assessorili servono a poco e niente se non "riempite" dall'impegno quotidiano e dalla Politica.
Perché la Politica è servizio. E lo è sempre, non solo durante una campagna elettorale o durante una consiliatura.
Ecco perché - da amministratore prima, da militante e cittadino ora - certamente non smetterò di impegnarmi.
L'ho fatto per anni, e continuo a farlo oggi. Semplicemente il cammino riprende in altro modo, scarpe nuove e si va.
Un ultimo pensiero va alla mia famiglia, ai miei amici più cari, alle persone che mi sono state veramente accanto: scusate se sono stato assente, se vi ho assillato con i miei "racconti", se mi avete sopportato nei momenti di sconforto.
Voi, più di chiunque, sapete quanto sia grande l'amore che provo per Tricase.

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