di Alessandro DISTANTE

Un equilibrio da cercare

Il dibattito sul campanile della Chiesa Madre di Tricase è molto interessante e –come ogni dibattito- non fa che accrescere l’amore per la Città. Senza necessariamente scomodare il venerabile don Tonino Bello, le tesi a confronto (completare il campanile oppure no) portano all’attenzione questioni non solo architettoniche, ma anche visioni storiche, culturali, persino ideologiche, che è bello ascoltare, leggere e sulle quali dare un proprio contributo.

Un altro dibattito stenta, invece, a prendere quota ed è quello sui tanti episodi di criminalità che stanno mettendo in crisi la tranquillità della Città e dei suoi abitanti.

Furti nei negozi, nei locali, nelle edicole, nelle abitazioni; furti nelle campagne per rubare attrezzi ed addirittura alberi appena piantati; tentativi di furto; incendi ad automobili, tutti fenomeni prima sconosciuti, o, almeno, non con l’intensità registrata negli ultimi mesi.

Se a questo si aggiungono condotte poco commendevoli, come l’abbandono di rifiuti nelle stradine di campagna e sulla scogliera o, addirittura, gli sversamenti fognari nelle acque del porto e piccole altre furberie, si deve concludere che il livello di legalità ed addirittura di civiltà è a rischio.

A fronte di tutto questo, non mancano iniziative encomiabili di singoli e di gruppi e non hanno fatto difetto iniziative di controllo preventivo come le video trappole, ma certamente quello che è mancato è quel dibattito e quelle prese di posizione che ci si aspetta dalla Città, a partire dalle sue massime Istituzioni.

Dire o non dire? Parlare o tacere? Pubblicizzare o nascondere? “E’ questo il problema”, per dirla con Shakespeare.

Il dubbio amletico, nel nostro caso, suona più o meno così: se il dire, il parlare, il rendere pubblico, finisca per danneggiare l’immagine di una mitica tricasinità creando spiacevoli allarmismi oppure se non sia necessario portare alla luce le criticità per esaminarle e, insieme, trovare i rimedi. Ovviamente occorre trovare il giusto equilibrio tra l’allarme e gli allarmismi, tra difesa del campanile e rischio di campanilismi, evitando tutti gli “ismi”.

Tornando a noi: sul campanile si è aperto un pubblico dibattito; sulla sicurezza deve avvenire altrettanto, perché il campanile, al di là del tema specifico di quello della Chiesa Madre, è un valore fondante per una comunità, mentre il campanilismo non giova alla comunità ed anzi la danneggia.

 

 

 

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