di Pasquale FERRARI

«La “semplice Semplicità” del Signor Pioggia come “ala di riserva”»

Padre Pasquale Albisinni, parroco della Parrocchia Santi Antonio e Annibale Maria di Roma (quartiere Tuscolano nord), ha scritto una lettera a Mr Rain, al secolo Mattia Balardi, dedicando a lui e al senso della sua canzone una sua intera omelia. Nella sua lettera il sacerdote, già appartenente ai Padri Rogazionisti,  e pertanto per formazione votato all’’educazione dei fanciulli e dei giovani, specialmente poveri e abbandonati, e al soccorso dei poveri, ha fatto riferimento anche al Venerabile Don Tonino, che sin dagli anni in cui è stato parroco a Tricase aveva già mostrato una particolare attenzione nei confronti degli indigenti. Memorabile la Sua definizione di "Chiesa del grembiule" per indicare la necessità di farsi umili e contemporaneamente agire sulle cause dell'emarginazione.

Del ‘Signor Pioggia’, che – ammetto – non conoscevo, ho apprezzato sin dalle prime note della sua canzone in apertura della prima serata festivaliera, la Semplicità.

La Semplicità della coreografia alla quale ha fatto partecipare 8 bellissimi bambini. La Semplicità del testo. Quella dei gesti. Dei modi. La Semplicità dei toni. 

E se la vittoria di MM è stato l’epilogo scontato di questa ultima competizione musicale (?), i bambini di Mr Rain – che, con la loro Semplicità, competizioni non ne conoscono – sono stati la più bella sorpresa.

I bambini – e noi come loro – non hanno bisogno di premi. I bambini reclamano solamente una inestimabile urgenza di “supereroi”, di Esempi. Positivi. Virtuosi.

Che gli indichino – tra le altre cose – il valore dell’INCLUSIONE come “processo dinamico che fa riferimento ai DIRITTI”, il valore dell'ACCOGLIENZA, quello dell’UGUAGLIANZA. Con Semplicità. Magari senza urlare e senza “colpi ad effetto”.

Il ‘Signor Pioggia’ e la sua canzone sono la dimostrazione tangibile che i messaggi – quelli positivi – possono essere veicolati anche con l’educazione.

Col buon senso e, soprattutto, con il rispetto per l’Altro. Ecco perché Padre Pasquale ha ricordato, ascoltando le parole della canzone, l’“Ala di riserva” di Don Tonino: “Voglio ringraziarti Signore, per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”. 

 

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