Nella riunione delle Associazioni di Volontariato operanti in Tricase, tenutasi il 29/10/u.s. su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Sociali, l’Assessora sig.ra Maria Assunta Panico, nell’insediare la nuova Consulta delle Associazioni di Volontariato, ha ribadito l’importanza del lavoro del Volontario nell’ambito dell’assistenza e promozione sociale. In particolare l’Assessora ha ricordato il merito dell’Associazione di Volontariato A.V.O. che opera nell’Ospedale Card. G.Panico e in Casa di Betania in Tricase. Le sue parole che fanno seguito ai numerosi apprezzamenti che il Sindaco, ing. A. Coppola, ha rivolto all’A.V.O. in varie occasioni, hanno infuso nel mio animo ed in quello degli associati il convincimento dell’utilità della nostra opera in favore dell’ammalato e l’interesse dell’Amministrazione Comunale a sostenere la nostra opera. Noi siamo grati all’Amministrazione Comunale per il sostegno che ci offre e ci proponiamo di indirizzare la nostra opera verso più ambiziosi traguardi. A tal fine l’Associazione A.V.O., insieme con l’Associazione Lorenzo Risolo, che con noi opera nel settore della Pediatria, ha organizzato, tra l’altro, per il 13 Dicembre p.v., una serata di musica e spettacolo con il Trio Scemi Freddi che, di ritorno dai successi conseguiti nei vari teatri d’Italia, offriranno gratuitamente, nell’Auditorium del Polo Didattico dell’Ospedale Card. Panico. Il ricavato della serata servirà a finanziare il progetto Operazione Sorriso delle Associazioni A.V.O. e Lorenzo Risolo che prevede l’acquisto di strumenti per alleviare il soggiorno dei piccoli degenti della Pediatria e sostenere la ricerca Onco-Reum sostenuta dalla dott.ssa Adele Civino e dall’equipe medica del Primario di Pediatria, prof. Lorenzo Quartulli. Con l’occasione l’A.V.O. si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’opera di volontariato e di volontariato ospedaliero. Fare volontariato significa abbracciare la sofferenza nel volto di uno sconosciuto, vicino al tuo cuore, significa dare un sorriso che in realtà non lo stai dando, che non lo hai disegnato tu, ma lo hanno tratteggiato dentro e fuori di te persone che entrano ed escono dalla corsia di un ospedale col cuore sofferente per la sorte del proprio parente malato. Persone che ti ringraziano, ma mai quanto le ringrazieresti tu. La vita non è bella se non è condivisa. E la parola compassione è quella che meglio è sottesa alla parola volontariato. Una parola di cui col tempo si è perso il significato originario: cum patior, soffrire insieme. Il volontario non lesina il proprio tempo, non dice mai non ho tempo. Il volontario è colui che sa trasformare ciò che è diventato un concetto liquido, in una società dominata dal relativismo etico, in un valore inestimabile. A volte basta uno sguardo, una parola, un sorriso, per fare sentire a chi soffre di non essere solo. Insieme a tutti quelli che vorranno associarsi a noi nell’A.V.O. impareremo che l’amore più grande è dare la vita per i propri amici.

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