Giovedi,15 settembre 2022
Il cambiamento climatico sull’ecosistema costiero Mediterraneo: impatti e prospettive
CIHEAM Bari - TRICASE PORTO (LE)
17 SETTEMBRE 2022, ore 18.00
Mari e oceani svolgono un ruolo determinante nei confronti del clima: basti pensare che producono quasi il 50% dell’ossigeno, assorbono circa il 30% della CO2 prodotta dall’uomo, forniscono proteine a 2 miliardi di persone e trasportano più del 90% delle nostre merci. Tuttavia, i cambiamenti climatici minacciano e modificano fortemente l’equilibrio di tali ecosistemi, la loro biodiversità, le economie e le strutture sociali ad essi legate e, più in generale, il benessere dell’umanità.
Tale fenomeno, di valenza globale, ha effetti ancora più evidenti nel nostro Mar Mediterraneo, a causa anche della sua caratteristica di bacino semi-chiuso e dell’altissima densità degli insediamenti costieri, mettendo a repentaglio l’integrità degli ecosistemi e dei servizi che ne sostengono la vita. La crisi climatica globale sta causando un rapido riscaldamento nel bacino del Mediterraneo con temperature medie superficiali aumentate di oltre 1.3 °C negli ultimi quarant’anni. La biodiversità, al contrario, sta diminuendo; mari e oceani si stanno acidificando per la maggiore disponibilità di CO2 nell’atmosfera e stanno soffocando a causa del continuo apporto di materiali plastici.
L’IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change, nel più recente rapporto di sintesi pubblicato a Copenaghen il 2 novembre 2021, ha previsto un innalzamento della temperatura globale di 4°C rispetto ai livelli dell’età preindustriale. Conseguenze catastrofiche per l’umanità e il pianeta sono evidentemente prevedibili se i governi e le economie di tutto il pianeta continueranno ad adottare il modello di sviluppo attuale, non preferendo forme di energia rinnovabile rispetto a quella fossile, la circolarità dei processi produttivi rispetto a quelli lineari.
Ma un futuro diverso è possibile?
Per discuterne insieme torna il Blue Land Day a Tricase Porto, un appuntamento dedicato ai temi della conservazione degli ecosistemi marini grazie a comunità costiere sostenibili e resilienti.
Quest’anno il focus sarà sulla crisi climatica e ne discuteremo con l’esperto Riccardo Valentini, scienziato e professore di Ecologia forestale all’Università della Tuscia e Nobel per la Pace nel 2007, in quanto membro dell’IPCC – il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.
L’evento si terrà in occasione del 60° anniversario della fondazione del CIHEAM Bari, organismo internazionale da sempre costruttore di pace e di dialogo tra i popoli ed è organizzato dalla Sede di Tricase del CIHEAM Bari in collaborazione con la Città di Tricase e il Porto Museo di Tricase.
PROGRAMMA
Ore 18,00
Saluti
Maurizio Raeli, Direttore del CIHEAM Bari
Antonio De Donno, Sindaco di Tricase
Introduzione
Antonio Bonatesta, storico contemporaneista, Università di Bari
Intervento
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO SULL’ECOSISTEMA COSTIERO MEDITERRANEO: IMPATTO E PROSPETTIVE
Riccardo Valentini
Professore di Ecologia forestale (Università della Tuscia)
Premio Nobel per la Pace 2007 (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC)
Conclusioni
Anna Grazia Maraschio, Assessore all’Ambiente – Regione Puglia
Blue Land Day è un momento di incontro e di condivisione di visioni possibili e di risultati raggiunti, di rotte tracciate e da tracciare, di porti toccati da donne e uomini che, cooperando e collaborando, investono in natura, cultura e paesaggio, per vivere responsabilmente il presente e contribuire a garantire il futuro.
È un appuntamento dedicato all’ambiente, alla conoscenza, creatività, socialità e benessere, in un piccolo “porto di mare”, proteso nel Mediterraneo e aperto al mondo.
Il Blue Land Day 2022 è organizzato nell’ambito del progetto COMMON (Coastal Management and Monitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato nell’ambito del Programma ENICBC Med, che mette in rete istituzioni nazionali e locali, enti di ricerca ed associazioni provenienti da 5 aree pilota tra Italia, Tunisia e Libano per elaborare soluzioni comuni per contrastare gli effetti dell’inquinamento marino da rifiuti.