Sabato, 20 agosto 2022

I consiglieri comunali di opposizione - “Cantiere Civico” - intervengono con un comunicato stampa - dopo le ultime fiamme che hanno distrutto per circa 8 ore - ettari di vegetazione del Parco Otranto Santa Maria di Leuca Bosco di Tricase: “ Sarebbe stato opportuno un intervento del Sindaco per chiarire se è d'accordo con la posizione espressa dal suo consigliere Martella. Il PD ha opportunamente dato ascolto alla propria storia: meglio tardi che mai”

COMUNICATO STAMPA

Nel 2021, secondo i dati di Legambiente, 154 mila ettari di superficie boschiva sono stati distrutto dagli incendi, il 154% in più di quelli incenerito nel 2020. Nel 2022 si contano 5 grandi incendi al giorno dall'inizio dell'estate. Ci vorranno in media 15 anni per assicurare il ripristino della situazione precedente.

Anche il costone del nostro litorale è stato investito in più occasioni dal fuoco.

Mentre gli eventi drammatici devastavano il nostro territorio e inquietavano le coscienze dei cittadini, un consigliere comunale di Tricase, il presidente della Commissione Ambiente Martella, coglieva invece l'occasione per dare libero sfogo alle sue invettive contro il Parco. La sua tesi, in breve, è che la responsabilità degli incendi sia da ricercare nella stessa esistenza del Parco che, con i vincoli di tutela e salvaguardia dell'unicità delle risorse naturali, ha favorito l'abbandono e l'incuria dei piccoli appezzamenti di terreno da parte dei proprietari. La soluzione che egli propone come salvifica sarebbe, invece, l'abolizione dell'ente Parco e il ripristino della possibilità di edificare disinvoltamente case e piscine.

Nella sua foga accusatrice, il Consigliere ignora che, prima ancora del Parco, esistevano già vincoli molto rigorosi di carattere nazionale. Pensa egli di poter modificare anche questi? Infatti, lo smantellamento del Parco che propone o si configura come l'inizio di una modifica delle leggi nazionali o è solo una pietosa menzogna da propagare per far credere che l'origine dei "mali" del nostro territorio sia l'istituzione del Parco. Un’operazione facile e demagogica, ma inutile e fuorviante. Soprattutto, non adeguata a chi ha responsabilità politico-amministrative e dovrebbe interrogarsi sugli effetti delle proprie azioni prima di emanare sentenze di condanna. I Comuni facenti parte del Parco hanno, infatti, un ruolo importante di indirizzo e di controllo sulle attività di gestione dell'ente.

Il Sindaco di Tricase è il vicepresidente dell'Assemblea. Per ragioni contingenti egli da circa un mese svolge anche le funzioni del Presidente, il Sindaco di Otranto, che è momentaneamente impossibilitato per disposizioni giudiziarie. Ci chiediamo: quali iniziative ha intrapreso il Sindaco per sensibilizzare alle azioni di contrasto degli incendi che appaiono, purtroppo, di origine dolosa? Nessuna. Forse, non si è accorto di avere un ruolo di responsabilità fino al 18 di agosto, quando ha convocato l'assemblea consortile del Parco per "Valutazioni e determinazioni sugli incendi boschivi nel Parco". Non è un'attribuzione di colpa, sia chiaro, ma è l'esigenza doverosa di illustrare le azioni connesse al proprio ruolo. E, soprattutto, la tempestività e l'efficacia delle scelte effettuate.

Con lo stesso intento in C. C. abbiamo sollecitato iniziative già prima dell'estate, ma senza esito positivo, per rendere più efficace il rispetto delle ordinanze sulla pulizia dei fondi agricoli con il supporto delle guardie forestali e di volontari.

Le operazioni di pulizia e di controllo delle aree del Parco sono, infatti, complesse e richiedono la cura sia dell'Ente, per i sentieri e le aree pubbliche, sia dei Comuni per i fondi privati.

Queste considerazioni avrebbero dovuto indurre il consigliere Martella a dichiarazioni più ponderate, se solo non fossero frutto della sua nota avversione all'idea stessa dell'esistenza di aree naturalistiche protette e di una visione dello sviluppo incentrata sulla cementificazione della dorsale costiera.

Per lo stesso motivo sarebbe stato opportuno un intervento del Sindaco per chiarire se è d'accordo con la posizione espressa dal suo consigliere. Se così fosse, le affermazioni contenute nelle linee programmatiche e ribadite nel DUP votato a fine giugno (sullo Sviluppo Sostenibile, l'Agenda 2030, il "rafforzamento del ruolo di Tricase all'interno del Parco Otranto-S. Maria di Leuca") sarebbero parole vuote, senza significato.

Se il Sindaco, invece, non fosse d'accordo, il Consigliere Martella dovrebbe trarne le conseguenze e evitare l'imbarazzo ai suoi stessi colleghi, magari dimettendosi da Presidente della Commissione.

Il PD, partito che è pilastro della maggioranza, sembra essersi accorto dell'insignificanza e della sterilità di questa demonizzazione del Parco, ha opportunamente dato ascolto alla propria storia: meglio tardi che mai.

La sua posizione, però, risulta ancor più inconciliabile con quella del consigliere Martella e con quanti nella maggioranza sostengono, eventualmente, la stessa idea.

Questa confusione ci preoccupa e non favorisce azioni positive. Noi pensiamo che l'Ente Parco debba essere messo in condizioni di sviluppare con maggiore efficacia i propri compiti, sia per far fronte all'emergenza incendi sia nei suoi ordinari compiti istituzionali. Concretizzare le finalità socio-culturali ed economiche che hanno ispirato l'istituzione del Parco Regionale, è un valore che arricchisce il capitale sociale e naturalistico del nostro territorio. E non è compito che può essere demandato solo alla gestione tecnica dell'Ente, ma deve pervadere l'azione di tutti gli amministratori dei Comuni che ne fanno parte.

 

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