Venerdì, 12 agosto 2022

Dopo il grande incendio della scorsa settimana, pubblichiamo 3 interventi di Rocco Martella, Nunzio Dell’Abate e Gianluigi Forte che interessano l’area del Parco naturale regionale Costa Otranto– Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase

Rocco MARTELLA

Consigliere Comunale di Maggioranza

Gruppo politico: Sì amo Tricase

E ancora una volta il "Parco" è andato a fuoco... È l'ennesimo segnale della scellerata politica ambientale che ha caratterizzato la nostra Regione dal 2005 in poi... Con la chiacchiera del consumo di territorio, non solo non si permette ai legittimi proprietari dei fondi di realizzare nessun tipo di costruzione, recinzione, opere per rendere i fondi comodamente accessibili (queste opportunità renderebbero automaticamente i fondi puliti dalle sterpaglie o dalla vegetazione spontanea, oltre a creare economia nel settore edilizio e perché non anche nel settore tutistico), ma ha creato anche degli inutili Enti carrozzoni che drenano e sperperano enormi risorse economiche per ottenere poi quali risultati???? Basterebbe un semplice mea culpa di chi ha permesso tutto questo e un tempestivo cambio di rotta per rendere le nostre campagne e i nostri costoni vivibili e soprattutto ricercati turisticamente.... Continuare a vietare la realizzazione di piscine e piccole abitazioni rurali in zona, cosiddetta vincolata, ma anche in zona agricola, non farà altro che amplificare l'effetto dell'abbandono a se stessi dei fondi agricoli, un tempo fonte di ricchezza per i nostri genitori-nonni.

Nunzio DELL’ABATE

LO SCARICABARILE

Una devastazione di simile portata è grave, ma non sono da meno le dichiarazioni di amministratori comunali di Tricase che danno la colpa all'Ente Parco

Punto primo - Il Comune di Tricase è componente dell'Assemblea del Parco Otranto S.M. di Leuca Bosco di Tricase con il prestigioso incarico di Presidente per il Sindaco di Tricase – Antonio De Donno -e per tale partecipazione versa una quota annuale di 10.000 euro.

Ora mi chiedo: l'Amministrazione Comunale di Tricase in che modo incide sulle politiche dell'Ente Parco? Quali atti deliberativi ha adottato, quali indirizzi ha espresso per caratterizzare l'azione politico-amministrativa dell'Ente Parco?

Eppure l'Assemblea delibera ed approva il bilancio del Parco; quali sono le indicazioni del Comune di Tricase sull'utilizzo delle risorse che fra finanziamenti e contributi statali, regionali e comunitari non sono poche?

Per diletto leggo gli atti amministrativi e non ho trovato nulla di ciò, ma può essermi pure sfuggito. Utile ed opportuno sarebbe stato da parte del Sindaco, che forse non ha il tempo di interessarsene di persona, conferire una delega assessorile per i rapporti con l'Ente Parco e per lo studio e la proposta di strategie dedicate, anche per la prevenzione degli incendi e la tutela ambientale dell'area.

Punto secondo- Gli incendi interessano spesso porzioni del nostro territorio, fra l'altro di pregio unico, e dunque di competenza della nostra Amministrazione Comunale.

Perché non programma una adeguata e costante pulizia e bonifica dei percorsi e strade interne? Perché non istituisce una sezione di Polizia Locale che vigili sulla corretta manutenzione dei terreni privati, anche con l’utilizzo di droni e di sistemi di videosorveglianza? Perché non utilizza i fondi del P.N.R.R. per creare centri di interesse e valorizzazione della prestigiosa area ? È vero, tutto questo richiede impegno e studio a chi ha la responsabilità della salvaguardia della cosa pubblica, mentre la tattica dello scaricabarile risulta sicuramente più facile.Una cosa è certa, per verificare le potenzialità produttive, turistiche ed occupazionali di un parco non occorre spostarsi di molto.

Gianluigi FORTE

Segretario del circolo PD di Tricase

Gli ultimi accadimenti che hanno interessato ancora una volta l’area del Parco naturale regionale Costa Otranto– Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, impongono una seria riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’Ente. Istituito con Legge Regionale n. 30 del 26 ottobre 2006, il Parco nasceva con l’intento di tutelare il proprio patrimonio rurale, architettonico e naturalistico, nonché per valorizzare il territorio, secondo un modello di sviluppo eco-sostenibile.

Tuttavia, l’assenza di unità d’intenti e di una visione a lungo periodo, hanno consentito che il Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase divenisse solo “un vincolo” e non “un’opportunità di crescita” per l’intero territorio, come sarebbe stato auspicabile. Certamente non si vuol puntare il dito su errori commessi ed eventuali colpevoli; è invece nostra intenzione stimolare un’azione coordinata tra le realtà amministrative aderenti al Parco, al fine di trovare le soluzioni più utili al fine di risolvere le criticità note.

Sentiamo il dovere di farlo, perché la tutela e la valorizzazione dell’immenso patrimonio architettonico, culturale e ambientale che il Parco rappresenta, sono valori cardine e principi ispiratori per la nostra azione politica, da sempre sensibile nei confronti dell’ambiente. Ecco perché, come portavoce della volontà degli iscritti e dei militanti del Partito Democratico di Tricase, chiedo esplicitamente ai nostri rappresentanti, ed in particolar modo al Sindaco di Tricase, in qualità di Presidente pro-tempore dell’assemblea consortile del Parco, di farsi carico delle summenzionate problematiche che l’Ente Parco sta vivendo. Il proficuo rapporto con le comunità del Capo di Leuca e con le Città della Provincia di Lecce, ha consentito di cogliere opportunità importanti per lo sviluppo della nostra area! Ciò è stato possibile grazie alla lungimiranza dei sindaci e di tutti gli amministratori che hanno colto la sfida del cambiamento: una sfida culturale, ancor prima che economica e sociale.

Auspichiamo, dunque, che anche l’Ente Parco venga presto coinvolto in questo processo, al fine di ridiscuterne la governance, la vision, con nuove idee e prospettive di sviluppo. È evidente che il mantenimento dello status quo, infatti, stia arrecando danno alla nostra terra. È tempo di invertire la rotta! Così come avete già dimostrato, in altri ambiti amministrativi di vostra competenza, sono fiducioso in un vostro impegno, dandovi sin da ora, la nostra disponibilità, quella di tutta la comunità del Partito Democratico locale ad una piena e definitiva risoluzione della vicenda.

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