di Nunzio DELL'ABATE
Il Governo sta distribuendo ingenti risorse ai Comuni ed ancor più lo farà prossimamente, sia nell’ambito delle proprie disponibilità di bilancio, tarate sull’attuale congiuntura economica dovuta alla pandemia, che di quelle del P.N.R.R. Anche Tricase ne trarrà enorme beneficio e potrà ridisegnare la città attraverso una strategica valorizzazione del patrimonio comunale ed interventi infrastrutturali mirati. L’importante che non si segua l’esempio della telenovela della rotatoria di Lucugnano, altrimenti siamo veramente rovinati! E’ bene ricordarlo, in modo che da qui in avanti si navighi nella direzione esattamente opposta.
Siamo nel 2017 ed all’indomani dell’ennesimo drammatico incidente sull’incrocio semaforico fra la S.S. 275 e la S.P. 75 all’ingresso di Lucugnano, si registra una forte levata di scudi da parte dei residenti della frazione, e non solo, sulla necessità di una rotatoria o di altra idonea opera stradale.
L’allora Sindaco scrive alla Provincia ritenendo che la competenza ad intervenire sia di questo Ente. Passano invano due anni e mezzo ed a quel punto, per superare lo stallo ed evitare l’alimentarsi dell’allarme sociale, fisso una apposita seduta della Commissione Provinciale, approfittando della mia nomina a Presidente intervenuta nel frattempo. Nell’occasione vengono convocati gli enti interessati (ANAS, Comune di Tricase e la medesima Provincia) ed i rispettivi tecnici. Pur nell’assenza dell’Amministrazione Comunale, l’incontro si rivela risolutivo in quanto viene appurato che il crocevia rientra all’interno della delimitazione del centro abitato di Tricase in virtù della delibera della Giunta Municipale n.74 del 31.01.95. Pertanto ogni competenza in merito a servizi di carattere urbano è in capo al Comune di Tricase, come ad esempio regolamentazione della velocità, segnaletica, impianti semaforici (come quello già collocato al centro dell’incrocio) e di illuminazione, interventi infrastrutturali (rotatorie, attraversamenti pedonali, ecc), rilascio concessioni, gestione e manutenzione delle pertinenze (marciapiedi, banchine, ecc.) e smaltimento delle acque piovane.
Risolta l’impasse della competenza, il 30 novembre del 2019 il Consiglio Comunale, attraverso una variazione di bilancio approvata all’unanimità, destina 150.000 euro per la realizzazione dell’opera. Tutto risolto? Macchè, spira l’Amministrazione Comunale, ad ottobre 2020 si insedia un nuovo Sindaco, ma bisogna arrivare ai giorni nostri per vedere (per ora) il posizionamento della segnaletica di cantiere…
La morale è sempre la solita: fosse stato un lavoro a casa nostra, fra l’altro urgente e necessario, avremmo consentito questa babele e tenuto fermi 150.000 euro?