di Alessandro DISTANTE

Alla ricerca di una persona che unisse, hanno finito per dividersi.

Questo, in sintesi, quanto accaduto in Parlamento per la elezione del Presidente della Repubblica, che, per la nostra Costituzione, rappresenta l’unità degli Italiani.

In realtà i grandi elettori o, meglio,  i loro capi più che una persona che facesse l’unità, hanno cercato l’unità della coalizione, l’unità del partito, l’unità intorno ad una leader chip, unità mai raggiunte e forse definitivamente irraggiungibili.

Alla ricerca di un progetto che faccia unire Tricase.

Dopo troppi mesi impegnati a stare divisi a causa del Covid, l’anno è iniziato con due belle notizie: un progetto finanziato per il centro storico e un progetto per l’ex ACAIT.

Unire per il futuro: l’ex Consorzio non solo luogo dei ricordi ma sede dell’incubazione di idee per inventare lavoro e dare soddisfazione ai giovani.

Progetti “aperti” in una Tricase che si unisce e che unisce generazioni.

Alla ricerca di unità anche nelle periferie. Una volta al campo sportivo di Depressa si giocava a pallone tutti insieme. Si giocava 11 contro 11 e, tante volte, in molti di più perché i vagnoni erano tanti.

Ora il campo di calcio, uno sport che si gioca in almeno ventidue, chiude i battenti per lasciare spazio al campo di padel, uno sport che si gioca in due.

Fa pensare, vero? Certo, non ci sono più i vagnoni ma se non si punta a fare unità in direzione del futuro, tra poco non ci sarà bisogno di campi perché non ci saranno neanche le periferie..

 

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