di Alessandro DISTANTE

Si rimette in moto il progetto sul campo sportivo di Depressa.

Un breve riassunto: nel 2015 il Comune decide di concedere a privati la struttura. Dopo una prima gara per l'affidamento per dieci anni che vede la vincitrice Polisportiva Nuova Tricase estinguersi ancor prima di divenire aggiudicataria, il Comune, nel gennaio 2017, pubblicizza un secondo bando, questa volta per 20 anni con possibile proroga per altri dieci anni e con un canone annuo a base d’asta di € 500.

A partecipare alla gara un solo concorrente, la A.S.D. Granturismo e nell’aprile 2017 viene sottoscritta la convenzione. La struttura dovrà essere messa a punto con l’obbligo per il Comune di effettuare interventi sul muro di cinta e sugli spalti, mentre tutti gli altri interventi saranno a carico della Società concessionaria.

Il Comune esegue alcuni interventi di straordinaria manutenzione per € 27.000.

Nel maggio 2019 la struttura viene consegnata alla Società sportiva.

Nel marzo 2021 viene approvato un progetto di variante che prevede la costruzione di quattro campi di Padel al posto del campo di calcio.

L’intervento originario consisteva nella sistemazione dell’area con la realizzazione di un campo di calcio a otto, un campo di calcio a cinque, entrambi in erbetta sintetica, e un campo polifunzionale oltre alla ristrutturazione e ampliamento degli edifici esistenti.

A questo punto si accende un dibattito con molti dubbi e molte critiche, non solo perché la variante viene firmata dal tecnico arch. Serena Ruberto che è pure assessore comunale, ma anche perché la variante cambia in maniera non secondaria il progetto originario (al posto di un campo ad otto quattro campi di Padel); il tutto a canone invariato.

L’Ufficio Tecnico prima approva la variante ma subito dopo la annulla in autotutela.

Si susseguono interrogazioni in Consiglio comunale: il Sindaco risponde alle richieste dell’opposizione ed afferma, per un verso, che ogni questione ed ogni scelta è estranea agli Organi politici ma è di competenza dell’apparato tecnico-burocratico, e, per altro verso, che l’intera pratica è stata ereditata dall’Amministrazione oggi in carica ma la paternità e la definizione dell’accordo è delle Amministrazioni precedenti.

Tutto si ferma fino alla recente delibera della Giunta che, riappropriatasi della competenza, decide di approvare il progetto di variante che comporta la trasformazione del campo di calcio ad otto in quattro campi di Padel.

La Giunta, evidentemente ricredutasi sulla sua competenza, giustifica il tutto in nome dell’interesse pubblico a rendere fruibile la struttura e per il timore di incappare in un contenzioso giudiziario con possibili conseguenze economiche.

Rimangono sul “terreno di gioco” alcune domande: Come mai dopo sette anni dall’inizio di questa avventura ancora si è lontani dal vedere attivata la struttura?

E’ proprio vero che la sostituzione di un campo di calcio con quattro campi di Padel non cambia le caratteristiche iniziali dalla concessione?

Ed infine: è possibile una variazione degli impianti sportivi previsti senza una variazione del canone da corrispondere al Comune?

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