Arrivederci al 2022 !
di Alessandro DISTANTE
C’è poco da fare: il Natale è la festa di un nato a prescindere dal credere o non credere che quel nato è il Figlio di Dio.
Intanto il CENSIS ci fa sapere che il nostro Sud è sempre più vecchio, colpa delle poche nascite. Sono poco più di 400 mila in tutta Italia. E l’ISTAT ha previsto che nei prossimi 10 anni scompariranno dalla nostra provincia 44.000 abitanti e nel 2050 nel Mezzogiorno saremo (o saranno) 3 milioni e mezzo in meno.
Aumentano invece ed al contempo i giovani che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet. Nel Mezzogiorno d’Italia rappresentano addirittura il 42,5%, quasi il doppio rispetto ai loro coetanei che vivono al Centro (24,9%) o al Nord (19,9%).
Ed allora quale natale o Natale?
Gli stipendi medi al Sud sono sempre più bassi e la Puglia è quart’ultima nella classifica per Regioni.
Lo stipendio mensile medio lordo nella provincia di Lecce (posto n. 105) è di poco più di 2.000 €, ma, al netto, è molto di meno.
Anche le nostre campagne piangono: 90 mila ettari di uliveto devastati dalla xylella nella sola provincia di Lecce e soltanto il 3,78% è stato interessato da processi di rigenerazione. Intanto attendono di essere distribuiti 53 milioni di indennizzi: per ARIF la colpa è dei Comuni che devono fornire i dati sugli indennizzi già concessi. Intanto, niente soldi e niente rigenerazione. A volte la burocrazia uccide più dei batteri.
Il Covid cambia le nostre abitudini, aumenta le distanze ed alimenta la solitudine. Le mascherine fanno sempre più parte del nostro volto. Riusciremo a fare gli auguri a quelli che incontreremo o non riconoscendoli passeremo oltre?
Un isolamento che fa vittime soprattutto tra i più giovani; molti di loro si sono abituati a vivere nel mondo virtuale, un mondo più sicuro e senza assunzione di responsabilità: collegati con chi vogliono e quando vogliono, così, senza impegno.
Quale natale o Natale sarà il loro? Natale festa della famiglia, festa della comunità. Sarà proprio così?
Lassù Monte Orco ci invita a uscire, a stare insieme (anche se a distanza) e le luminarie in Piazza Pisanelli ci dicono che il Natale è la festa di tutti. Segnali di un percorso difficile, ma il nuovo anno arriva ed allora bisogna crederci e perciò
Tanti Auguri!