Ed è la seconda a cadere. Sono passati appena tre mesi (era lo scorso maggio) ed un altro esemplare di quercia vallonea, è caduto al suolo.
Sarà stato il maltempo dei giorni scorsi a sradicare un albero così grande? Oppure sono le stesse cause che già portarono alla caduta della prima quercia e cioè la mancanza di acqua che ha impedito alle radici di svilupparsi e di ancorare stabilmente l’albero al suolo?
Il punto è che la mancanza di acqua sembra conseguenza degli interventi pubblici sulla recinzione del boschetto delle vallonee e quindi non è imputabile ad agenti naturali.
Ma poi: ci chiedevamo e torniamo a chiederci, è mai possibile che un Ente quale è il Parco Otranto-S. Maria di Leuca-Bosco delle Vallonee non riesca a prevenire simili eventi? Tre mesi fa il primo ed ora il secondo. Gli esperti, se ci sono, battano un colpo!