di Alessandro DISTANTE
Merita di esser ripresa la notizia della importante scoperta scientifica sull’ alzheimer che ha visto protagonista il gruppo di ricerca guidato dal prof. Logroscino dell’Ospedale Panico.
Al di là della importanza in sé e delle speranze che può suscitare per tanti malati e loro parenti, la notizia apre il campo ad almeno due riflessioni di fondo.
La prima: il rapporto centro-periferie.
L’Ospedale Panico ed il prof. Logroscino hanno dimostrato che, anche in un luogo di periferia come Tricase, possono raggiungersi risultati importanti di livello internazionale.
Il prof. Logroscino viene da Harvard e, grazie alla coraggiosa volontà di un politico come Vendola, torna in Puglia e sceglie Tricase, un centro apparentemente distante dai luoghi della ricerca.
Accetta la sfida, nella speranza, poi divenuta certezza, che la geografia non sempre segna i destini di un territorio. Ancora una volta ed ancora di più, lamentarsi di essere ai margini è spesso una scusa di chi non vuole crescere.
La seconda: il rapporto pubblico-privato.
In tanto parlare di sanità pubblica e sanità privata, in un dibattito riaccesosi drammaticamente in occasione del Covid, l’esperienza del Panico di Tricase dimostra che esiste un terreno di sana collaborazione tra pubblico e privato, al netto di pregiudizi ideologici. La condizione è la serietà della collaborazione. Troppe volte in passato il pubblico ha investito su un privato rapace che ha solo approfittato delle risorse per esperienze che non hanno dato nulla al territorio.
Due riflessioni di fondo utili al dibattito di questi giorni sui fondi comunitari per il nostro Sud Salento: investire in formazione, ricerca, attività produttive innovative o settori all’avanguardia non sarebbe quanto meno altrettanto importante dell’investire su infrastrutture e mobilità? L’esempio del Panico e del prof. Logroscino dicono qualcosa e sono a dimostrare che si possono superare i Sud del mondo.
Ad una condizione però: “Noi lo facciamo per il bene del prossimo!” mi confidò una volta suor Margherita. Riscoprire il fine ultimo, eticamente condivisibile, di ogni impegno e di ogni investimento personale e finanziario: è quella la strada da percorrere.