SCONTRO TOTALE TRA IL SINDACO E IL CONSIGLIERE ZOCCO
TUTTI A CASA…LA MINORANZA
CARMINE ZOCCO: “ Consulenza camuffata…Stia attento… A chi crede di far paura…”
ANTONIO DE DONNO: “ Si vergogni…La querelo…"
E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ROSANNA ZOCCO ?
Compito arduo….?! E’ in grande difficoltà…?!
Il Consiglio Comunale si è riunito il 31 maggio (ultimo giorno utile) per approvare il DUP (Documento Unico di Programmazione) e quindi approvare il Bilancio preventivo per l’ano 2021.
E’ stata un’occasione persa per un dibattito su un passaggio fondamentale per un Governo cittadino: dopo la relazione dell’assessore Gabriele D’Amico e la dichiarazione di voto della capogruppo del PD Francesca Longo, ha preso la parola il consigliere Carmine Zocco che ha iniziato a smontare, punto per punto, il DUP ed il bilancio mettendo in evidenza, soprattutto, le contraddizioni tra obiettivi del DUP e fondi di bilancio.
E’ bastato un cenno ad una “consulenza camuffata” (il riferimento era ad un incarico esterno per il documento del commercio) per scatenare la reazione del Sindaco. Ne è seguito un alterco piuttosto vivace che ha portato il gruppo consiliare di Zocco ad abbandonare l’Aula.
Peccato! Con buona pace per i cittadini che avrebbero gradito comprendere meglio la effettiva congruenza delle voci di bilancio e la capacità progettuale dell’Amministrazione.
Già prima avevano abbandonato l’Aula i Consiglieri facenti capo all’associazione “Tricase: che fare?”: il consigliere Giovanni Carità aveva contestato il mancato passaggio del Bilancio nella Commissione consiliare. Pronta la risposta del Sindaco De Donno, con successiva conferma da parte dell’Assessore D’Amico e poi del consigliere Cazzato; il Sindaco ha rimproverato Carità e la minoranza di aver abbandonato i lavori della Commissione e quindi aver così rinunciato ad approfondire l’argomento.
Sono stati due episodi che hanno acceso i toni, con attacchi diretti e personali e che pongono (almeno) altrettante questioni: funzioni e lavori delle commissioni consiliari; centralità del dibattito e del confronto in Aula.
Alla fine, ai cittadini resta uno spettacolo poco edificante ma, soprattutto, la sensazione che il Consiglio comunale sia diventato una sede di scontro e non certo di confronto e che tutto questo inaridisca le potenzialità programmatorie e spenga gli entusiasmi anche nei Consiglieri che, magari per la prima volta, siedono in Consiglio.