L’AVV.CARBONE: PRIMO ELETTO, PRIMO DIMISSIONARIO

di Pino GRECO

L’avvocato Donato Carbone è stato al primo turno delle amministrative del 20 e 21 settembre 2020, il candidato sindaco più votato rispetto alle liste con + 469 voti

Oggi l’ormai ex candidato sindaco del centro destra è stato il primo consigliere che ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere comunale a Tricase

Le dimissioni sono state inviate tramite un messaggio di posta elettronica certificata in data 11 aprile 2021, al Sindaco al Presidente del Consiglio comunale e al Segretario Comunale.

L’ormai ex consigliere comunale ringrazia tutti: “ Sono stato orgoglioso di aver ricoperto questa prestigiosa carica. Nei limiti delle mie possibilità e capacità, ho cercato di dare il mio contributo a questa importante  assemblea elettiva, sempre nell’esclusivo  interesse  del Paese. Sono certo che chi mi sostituirà saprà svolgere al meglio tale ruolo: allo stesso vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro”.

In Consiglio comunale siederà il primo dei non eletti della lista Giorgia Meloni per Carbone Sindaco, “ l’eterno“ Pasquale De Marco con 186 voti

PRIMO TURNO - ELEZIONI AMMINISTRATIVE A TRICASE

Questi i voti del Sindaco rispetto alle listedel 20 e 21 settembre 2020 nelle 21 sezioni di Tricase

Dato aggiornato al 22 settembre 2020

Donato CARBONE + 469

Giovanni CARITA’ + 325

Carmine ZOCCO   + 53

Antonio DE DONNO – 330

LE MOTIVAZIONI DI UNA SCELTA, IL RAMMARICO DI UN’OCCASIONE PERSA

di Gian Paolo ZIPPO

Le dimissioni del Consigliere Donato Carbone, già candidato a Sindaco nelle recenti elezioni amministrative, meritano una riflessione profonda.

Non entro nel merito della scelta personale di Donato Carbone le cui motivazioni, per la parte che inevitabilmente toccano gli aspetti di carattere pubblico per il ruolo ricoperto, sarà lui stesso a comunicarle nei tempi e nei modi che riterrà più opportuni, ma mi limiterò a fare delle considerazioni frutto di mie riflessioni fatte in questi mesi.

Non posso non partire da alcuni appunti che mi ero annotato subito dopo le elezioni amministrative, quando la delusione per il risultato elettorale era forte; appunti che mi ero ripromesso, prima o poi,  di rendere pubblici.

Riporto di seguito alcuni passaggi:

“….il cambiamento i Tricasini non lo vogliono, adagiandosi su un quieto vivere che porta ad una stasi quasi surreale, nel ricordo - ormai lontano nel tempo - di una cittadina punto di riferimento del Capo di Leuca!

Questo è ciò che si percepisce dopo la recente tornata elettorale in cui si sperava si potesse dare il via a quel cambiamento che in molti auspicano, ma che in pochi hanno il coraggio di mettere in atto.

Cambiamento è fatica, è progettare, è mettere in discussione convinzioni e piccoli privilegi per orientare le scelte verso il bene comune.

Evidentemente Tricase non è pronta a tutto questo…peccato! Il momento storico lo richiedeva.

Nel numero 30/2020 de “Il volantino” non sarà certo passato inosservato l’articolo di Rosario Mercogliano, del quale ancora riecheggiano alcuni passaggi sulla formazione delle liste:“…perché il loro numero, la loro composizione, risponde soprattutto ad un mero principio matematico che si fonda su un’altra ‘amara’ verità; una realtà che tutti conosciamo, denunciamo, ma che continuiamo ad ‘ungere’ dando il nostro consenso alla ‘famiglia’ o, peggio, rispetto ad una ‘cortesia personale’, più o meno importante che questo o quel candidato (o suo portaborse) ci ha fatto o può garantirci…..esigenza di presentarsi con quante più liste possibili, perché i voti saranno maggiori, più incisiva sarà la sottrazione a scapito dell’avversario, più alta è la possibilità di vincere…..ciò che si genera è un blocco, uno sbarramento che schiaccia il “nuovo” e aggrava le medesime conseguenze di sempre”.

Ebbene caro Rosario ho sperato veramente che incontrandoti, al di fuori di qualsiasi orientamento politico, avessi potuto dirti “hai visto che questa volta Tricase ce l’ha fatta, si è riusciti a superare la logica delle liste e a far valere il programma e degli strumenti amministrativi innovativi”.

Ma così non è stato…quello che hai raccontato Rosario, purtroppo, si è verificato di nuovo, con grande dispiacere per la nostra Tricase….”

Quanto sta accadendo, rende a mio avviso tremendamente attuali quegli appunti, nella consapevolezza che la delusione ha lasciato il posto al rammarico per un’altra occasione che Tricase ha perso o non ha saputo/voluto cogliere. Le logiche di una politica spicciola, gli attacchi “a prescindere”, l’impotenza di fronte a certi meccanismi portano evidentemente a scelte che possono sembrare inaspettate, ma che sono il frutto di situazioni contingenti e poco piacevoli contro le quali inevitabilmente ci si scontra e,  il più delle volte, si soccombe. Chi cerca collaborazione, progettazione comune, apertura verso soluzioni condivise per il bene del paese viene sopraffatto da una realtà (specie quella virtuale dei social) che pone sotto accusa qualsiasi comportamento in nome di una non meglio precisata “opposizione”. Ma se questo è quello che si vuole …. non resta che dire “In bocca al lupo Tricase, ora più che mai è il tempo di programmare il tuo futuro!”, nella speranza che non ci si debba ancora una volta ritrovare a fare i conti con le innumerevoli occasioni perse.

 

 

 

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