Coronavirus, Emiliano firma l'ordinanza: didattica a distanza sino a Pasqua a Bari e Taranto.

Disposte anche nuove misure anti assembramento come il divieto di stazionamento nei luoghi pubblici a partite dalle 18

L'ordinanza è arrivata: il governatore Michele Emiliano ha chiuso tutte le scuole nelle province di Bari e Taranto, comprese quelle dell'infanzia, dal 12 marzo al 6 aprile, un provvedimento dovuto al superamento del limite di 250 contagi ogni 100mila abitanti previsto dal decreto del presidente del consiglio, Mario Draghi. E nello stesso provvedimento la Regione ha varato anche nuove misure, come il divieto di stazionamento nei luoghi pubblici

LA SCUOLA

La decisione del governatore prevede le eccezioni già messe nero su bianco in altre occasioni. Dunque, se in generale "le attività didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza", come si legge nel provvedimento, le lezioni in presenza sono consentite per gli studenti disabili o quelli che hanno bisogni educativi speciali, ovvero per la frequenza delle attività di laboratorio, "garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata".

Inoltre, gli istituti - continua l'ordinanza - attiveranno le disposizioni del Piano Scuola 2020-2021, nella parte in cui prevedono che vada garantita anche la “frequenza scolastica in presenza degli alunni e studenti figli di personale sanitario, o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”. Ma sempre “nell’ambito di specifiche, espresse e motivate richieste e anche in ragione dell’età anagrafica”.

GLI ALTRI DIVIETI

In tutta la Puglia è vietato lo stazionamento all'aperto davanti agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, su piazze, strade, lungomare e belvedere, "se non si è in solitudine o non si è in compagnia di persone che fanno parte del proprio nucleo familiare o convivente, se non per usufruire di servizi essenziali", si legge nell'ordinanza.

Invece, toccherà ai sindaci predisporre la chiusura al pubblico "di strade o piazze nei centri urbani per tutta la giornata o in determinate fasce orarie", nel caso in cui si possa registrare il rischio di assembramento. I sindaci potranno disporre "ulteriori o diverse misure più restrittive nell'ambito del territorio comunale di riferimento".

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