di Nunzio Dell'Abate

Per il Dr. Guido Aprea è un ritorno alla guida del Comune di Tricase, nelle vesti di Commissario Prefettizio. E’ già stato in occasione della caduta del sindaco Musarò con la differenza che allora resse le sorti della nostra città per quasi un anno (luglio 2011-giugno 2012), in questo caso resterà in carica meno di tre mesi, sino alle amministrative del 20 settembre.

E’ un funzionario esperto e competente e lo ha dimostrato anche in occasione del precedente incarico, durante il quale non si è limitato all’ordinaria amministrazione.Recano la sua firma diversi regolamenti ed ordinanze ancora in uso e sue sono alcune decisioni che hanno inciso sulla vita cittadina.

A questo proposito riteniamo gli sia rimasto un cruccio, quello di non aver portato a compimento il progetto di valorizzazione dell’ACAIT, ereditato dall’Amministrazione Musarò, ed in cui ci credeva fermamente tanto da presentarlo alla città in un partecipato incontro nella Sala del Trono. In sostanza, il GAL avrebbe restituito i locali a piano terra di Palazzo Gallone, egregiamente ristrutturati a sue spese per circa un miliardo di lire, ed il Comune da canto suo gli avrebbe concesso l’uso di una parte del fabbricato centrale dell’ACAIT, con impegno del medesimo GAL a riqualificarlo e renderlo agibile.

Triplice il beneficio: il Comune sarebbe rientrato in possesso dei locali a piano terra di Palazzo Gallone, magari da riconvertire in attività enogastronomiche, artigianali e d’intrattenimento; il GAL, sempre distintosi in termini di promozione del territorio e delle imprese, avrebbe continuato ad operare a Tricase; l’ACAIT sarebbe stata in buona parte ristrutturata e resa fruibile.

Il Commissario constatò una accesa difformità di vedute fra le forze politiche locali e desistette dall’iniziativa. Un gran peccato perché oggi saremmo stati a buon punto con il recupero dell’ex tabacchificio e sicuramente avremmo anche scongiurato il rischio per la salute pubblica derivante dalle coperture in amianto dei due capannoni centrali.
Oggi in un così breve lasso di tempo non avrà modo di “pensare in grande” ma certamente non si tirerà indietro a risolvere le problematiche contingenti, specie per favorire una estate serena ed un minimo di rilancio delle attività produttive martoriate dal post covid.

Nel nostro piccolo, gli suggeriamo di incrementare per il periodo estivo le unità in forza alla Polizia Locale, ormai ridotte al lumicino; di distribuire, possibilmente fra le attività produttive più in crisi, le 100.000 euro di risorse regionali ferme in Comune da aprile scorso; di partecipare alle diverse misure di finanziamento messe in campo dal governo centrale e regionale per la ripartenza socio-economica e didattica, attingendo all’occorrenza all’avanzo di amministrazione ed al fondo di riserva del bilancio comunale, nonché ai proventi dalle concessioni edilizie; di concertare, con l’ausilio della Pro Loco e delle associazioni locali, un minimo di palinsesto estivo in tutta sicurezza; di predisporre gli opportuni accorgimenti per una ordinata viabilità nelle marine e per favorire l’accesso alla balneazione ai diversamente abili.

Ci fermiamo qui, altrimenti il Dr. Aprea non avrà il tempo di godersi il nostro incantevole mare e le potenzialità della nostra cittadina.

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