di Alessandro Distante
Il Volantino al servizio della Città
Le dimissioni di massa hanno sancito la fine dell’Amministrazione Chiuri.
Un atto di responsabilità che ha evitato che l’agonìa continuasse.
La Città era da tempo bloccata e solo il lungo periodo dell’emergenza Covid 19 aveva evitato che la crisi emergesse e portasse allo scioglimento del Consiglio comunale.
Il fatto che anche i nuovi Consiglieri comunali, subentrati a quelli dimissionari, abbiano dato il colpo di grazia all’Amministrazione certifica il completo fallimento della proposta politico amministrativa che si era imposta nelle elezioni di tre anni fa.
Fin da subito i Cambiamenti non si erano visti, come era reso evidente dalla conferma dei vertici amministrativi e dall’assenza di qualsivoglia segnale di cambiamento nel metodo di fare politica: niente programmazione e nessuna forma di partecipazione.
La pacificazione, altro cavallo di battaglia elettorale, veniva poco perseguita ad al contrario la conflittualità -che nelle precedenti Amministrazioni era tra maggioranza ed opposizione- si trasferiva all’interno della stessa maggioranza. Dopo poco tempo, la revoca di due Assessori e poi la presa di distanza di Consiglieri di “peso”, come il Presidente del Consiglio Martina (il più suffragato) e la Consigliera Esposito nominata nel frattempo Vice Presidente della Provincia; per non dire del Consigliere Peluso presidente della Commissione attività produttive.
Un maggioranza che, su uno degli argomenti cruciali come il PUG, si è sentita scavalcata da una Consigliera di opposizione divenuta referente di fatto del procedimento politico di adozione del Piano.
Ha ora inizio un periodo, in verità breve e per giunta estivo, nel quale Tricase dovrà decidere del suo futuro.
Il rischio è che il poco tempo a disposizione non favorirà quella necessaria riflessione sulla Tricase da progettare.
Se a ciò si aggiunge che a fine settembre, insieme alle comunali, si voterà anche per le regionali (e per il referendum) il rischio diventa anche quello di condizionamenti, essendo sin troppo prevedibile che all’elettore verranno proposti suggerimenti elettorali che legheranno la scelta per il Comune a quella per la Regione.
La sfida è alta e quello che deve essere favorito è il confronto e il dibattito non tanto sui nomi quanto sui progetti.
Per questo Il Volantino mette a disposizione le sue pagine, il suo sito e la sua pagina facebook per ospitare proposte e favorire confronti; la messa a disposizione è nei confronti di tutti senza alcuna distinzione.
L’unica condizione è di essere sintetici e di non offendere nessuno.
Ovviamente, chi deciderà di non utilizzare il Giornale non potrà dire che Il Volantino è un giornale di parte.