2 giugno, come ogni anno, Festa della Repubblica.
Sarà una Festa diversa da quella degli altri anni e, tanto per dirne una, non ci sarà la parata militare di via dei Fori Imperiali a Roma.
Eppure mai come quest’anno la Repubblica sarà vissuta nel suo significato etimologico: Res Publica, e cioè cosa di tutti.
Il dovere di rispettare regole di condotta personali che siano rispettose dell’altro e degli altri ha imposto un modo di vivere attento alla cosa pubblica, nella acquisita consapevolezza che il mancato rispetto di regole di comportamento non rimane un fatto privato ma ha una dimensione pubblica.
Il privato e il pubblico che si intrecciano, come questo numero intende sottolineare.
La scomparsa di Giuseppe Colazzo è stato un momento nel quale una dolorosa vicenda personale si è intrecciata con la vita di una comunità ed è quindi divenuta pubblica; l’iniziativa di un Parroco diventa di dominio pubblico fino a giungere all’attenzione dell’intero mondo televisivo e un’altra iniziativa si intreccia con le iniziative del pubbliche autorità per offrire un aiuto concreto alle famiglie, cellule della collettività ampia che è lo Stato. In questi giorni era stato convocato anche il Consiglio Comunale, un’Istituzione Pubblica dove le vite private diventano pubbliche e dove i Consiglieri sono chiamati ad essere al servizio della Cosa Pubblica.
Res privata e Res pubblica che si intrecciano. Per questo abbiamo deciso come Redazione di ritornare in formato cartaceo proprio alla vigilia della Festa della Repubblica; una cosa privata diviene veramente cosa pubblica se non fa distinzioni, se non seleziona. Il giornale, che in questi due mesi abbiamo dovuto necessariamente diffondere in modalità soltanto on line, non raggiunge tutti e soprattutto non raggiunge quel pubblico più “debole”, quello cioè non attrezzato con i sistemi e tecnologie telematiche.
In una Repubblica nessuno deve rimanere indietro: ce lo dice l’articolo 3 della Costituzione, ce lo ha insegnato Giuseppe Colazzo, ce lo dice don Flavio, ce lo testimoniano le Istituzioni Pubbliche e cerchiamo di dirlo anche noi.
Buon 2 Giugno, buona Festa della Repubblica.