di Francesco Accogli

Un volume di poesie di Marinella Protopapa

È già nelle librerie di Tricase il volume di poesie di Marinella Protopapa (Ophelia), edito da Georgiani editore, Giugno 2019, pp. 84, euro 10,00. Si tratta della prima antologia di poesie, circa una quarantina, alcune delle quali graziosamente abbinate con disegni in quadricromia ed in bianco e nero, creati e voluti dalla stessa autrice che non ha alcuna difficoltà ad utilizzare contemporaneamente linguaggi diversi per esprimere al meglio la sua personalità umana ed artistica. Ma chi è Marinella Protopapa?

Nella seconda aletta della terza di copertina apprendiamo che è nata a Glarus da genitori (Patrizia ed Umberto) emigranti in Svizzera e che alla tenerissima età di tre anni ritorna in terra natia, Corsano, una piccolo paese del basso Salento. Marinella, sin da piccola, è “catturata” dal mondo dell’Arte; infatti, trasportata dal ritmo della passione, giovanissima si trasferisce a Roma per studiare danza, allontanandosi dai suoi affetti più cari. Consegue la maturità scientifica presso il “Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II” della capitale, ma, sfortunatamente, è costretta, per motivi di salute, a ritornare a Corsano, nonostante avesse raggiunto un ottimo livello di preparazione e un disciplinato perfezionamento tecnico nella danza classica.

Prosegue comunque gli studi e continua a coltivare le sue passioni (danza, poesia, disegno…) e, nel frattempo, si laurea in Scienze infermieristiche. L’anno scorso ha iniziato a partecipare a concorsi letterari e di poesia ed è stata già premiata nella XXVI Edizione del Premio Letterario Internazionale Margherite Yourcenar 2018, risultando seconda classificata finalista con l’opera “Ed è subito sogno”, con attestato e pubblicazione della poesia sull’Antologia del Premio Sezione Poesia e su Internet www.club.it . Marinella Protopapa, in questa raccolta di componimenti in versi, dal titolo “Comemarinella”, premette una brevissima non menzionata presentazione affermando: Questo è il viaggio della rinascita / di un verso sepolto / nella compassione delle stelle / questo è il fiore schiuso / dalla terra umida / per tutte le piogge / cadute / questo è / il mio corpo / il mio sangue / il mio tormento / questo è il mio morire / per fiorire / poi / nella bellezza. Segue una brevissima dedica: Per Ophelia / che mi stringe / ancora. Il “viaggio della rinascita”, per fermarsi solo all’incipit del testo di presentazione, a me sembra, non solo di carattere letterario e poetico, ma anche esistenziale ed umano, cioè come momento che restituisce a nuova forma di vita, come una “catarsi aristotelica”, una “metamorfosi kafkiana”, una liberazione da un malore indicibile e travolgente che viene battuto e superato dalla poesia e, soprattutto” dalla magnificenza del creato (la compassione delle stelle…) e dalla grazia della natura (fiore schiuso; terra umida; piogge… cadute; il morire… per fiorire… nella bellezza). Altrettanto la breve ed enigmatica dedica ad Ophelia.

Ma Ophelia è colei “che assiste”, “che aiuta” o, rappresenta l'amore nei suoi aspetti più vari: “devozione”, “passione”, “affetto” e “follia” o, più semplicemente, è il nome di una carissima amica? Rimane il mistero, non privo di fascino arcano. Seguono le poesie e come le ciliegine una tira l’altra; senza titolo, corte e medie, mai lunghe, con metrica sciolta ed irrelata, tipica della poesia novecentesca. Non è difficile intravedere richiami crepuscolari, riferimenti espressionistici, ma soprattutto affinità ermetiche (in particolare Salvatore Quasimodo): Anneghi nelle tue lacrime! / La sua assenza: / due polmoni mancanti (pag. 37); ed ancora: Sorreggimi / quando sto per crollare / ti prego, non mollare / tu sei nel midollo / del mio canale vertebrale (pag. 67). Potrei continuare ancora, ma non intendo tediare oltre.

Due sole annotazioni finali: è giusto evidenziare che nelle liriche di Marinella Protopapa sono menzionati scrittori, poeti e pittori. Essi sono: Franz Kafka, pag,. 47; Guido Catalano, pag. 56; Edgar Degas, pag. 39; Claude-Oscar Monet, pag. 62 e, soprattutto, Vincent Willem van Gogh, pag. 71, il suo preferito da sempre. La seconda annotazione si riferisce essenzialmente agli aspetti tecnici e tipografici: la bella ed elegante veste tipografica con carta riciclata certificata; i disegni che sono tutti di Marinella Protopapa; il progetto grafico e l’impaginazione a cura di Marinella Protopapa e di Carlo Accogli; la prima di copertina prodotta in collaborazione con Cinzia Degiovanni e Augusto Schimera e la rilettura testi che ha visto il contributo di Francesca Casciaro.

Non ci resta altro da dire: il buongiorno si vede dal mattino!

in Distribuzione