di Alessandro Distante

Terreni di proprietà del Comune concessi gratuitamente a cittadini che vogliano realizzare un orto.

E’ questa l’iniziativa resa pubblica dal Sindaco Chiuri con manifesti affissi sui muri della Città.

L’obiettivo è quello di promuovere un uso socio-ricreativo di alcuni pezzi di terra, favorendo ad esempio occasioni di incontro, sostenere la manutenzione e gestione del territorio, e magari la valorizzazione di prodotti tipici.

Gli orti, che potranno essere realizzati su terreni dati in concessione, non hanno scopo di lucro e saranno destinati alla coltivazione di ortaggi e fiori ad uso del concessionario o per donarli a terzi, anche se possono rappresentare una forma di sostegno al reddito familiare.

Prima di procedere alla bonifica e alla predisposizione di detti terreni, il Sindaco vuole valutare se sussista o meno tale interesse nella nostra comunità.

Da qui l’invito a manifestare il proprio interesse compilando ed inviando al Comune un modulo, scaricabile dal sito oppure da chiedere presso Palazzo Gallone, contenente la dichiarazione di disponibilità a divenire concessionari di un pezzetto di terra di circa 200 mq.

Gli appezzamenti si trovano nella periferia di Tricase e nelle frazioni di Depressa e Lucugnano, ed esattamente in via 2 Giugno, via dell’Accademia Salentina, via Erriquez.

L’idea è stata condivisa da tutti, maggioranza e minoranza; si tratta ora di vedere quale sarà la risposta.

Negli anni passati venne lanciato con successo il progetto di dare in adozione spazi urbani quali aiuole e rotatorie ed i risultati sono stati molto buoni; i concessionari, associazioni e ditte locali, hanno preso in cura quegli spazi, assicurando la pulizia e abbellendoli con piante e fiori.

Il tutto in cambio di piccoli spazi pubblicitari. Ora l’iniziativa degli orti sociali è ancor più ambiziosa: manutenere e valorizzare pezzetti di terreno, diversamente abbandonati, per trasformarli in luoghi di socialità.

Produrre ortaggi o coltivare fiori come momento ricreativo e cioè per il piacere di fare, soddisfacendo una passione personale e al tempo stesso risolvendo un problema collettivo.

Sarà interessante verificare quale sarà la risposta, considerato che molto spesso risulta già difficile coltivare i terreni in proprietà; ma la proposta è bella e la sfida interessante.

Seguiremo l’iniziativa e speriamo di darvi buone notizie.

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