Una donna racconta la sua situazione:

Non riesco a contattare l’amministratore,e dal Sindaco non ho avuto risposta

Voglio pagare regolarmente tutte le mie quote, ma, da un po di tempo non riesco ad avere un contatto personale con l’amministratore di condominio. Non risponde più al telefono, ignora i miei contatti, lo cerco per avere spiegazioni sulla gestione dell’immobile, senza nessuna risposta concreta. Sono stata dal sindaco Carlo Chiuri e dall’assessore ai servizi sociali Sonia Sabato per chiedere un supporto. Il tutto però, è rimasto inascoltato”.

E’ la vicenda che riguarda la signora Francesca Martina,un’inquilina residente nellazona 167 di Tricase chenon riescearassegnarsi e ad accettare una situazione di disagio che dura da troppo tempo con un grosso debito con l’Acquedotto Pugliese da parte di tutta la palazzina dovevive.

Mi è stato detto chenon tutti pagano regolarmente ciò che è dovuto, ma io faccio il mio dovere e nonostante ciò, non vedo restituito quello che mi spetta”.

La signora Martina è madre di famiglia: “ho sempre pagato regolarmente i miei bollettini di occupante affittuaria, voglio “ pianificare” la mia situazione, voglio incontrarmi personalmente con l’amministratore del condominio dove vivo.

Sono stata agli uffici di competenza, mi hanno comunicato che ci vuole il verbale di assemblea con firme visibili del Presidente e del Segretario,riportante l’autorizzazione al distacco del/i condomino/i che ne fanno richiesta con riconoscimento del debito totale in capo al Condominio e ripartizione del debito totale per ogni singolo Condomino ( la somma dei parziali deve corrispondere con la morosità presnte)che dovrà essere riportata sul verbale e/o su un allegato al verbale; in più altra documentazione che deve preparare l’amministratore di condominio per riportare la corretta regolarità di tutto.

Lo so,vi sono problemi grossi ma non irrisolvibili, di cui tutti sono a conoscenza, chiedo almeno di risolvere il problema dell’erogazione dell’acqua, io ho sempre pagato anche perché mi è stato riferito che secondo gli orientamenti della Corte di Cassazione senza l’energia elettrica si può vivere ma senza l’acqua no”.

Forse una storia che capita spesso nei condomini, situazioni non facili da gestire ma, sia ben chiaro che pretendere il pagamento delle quote è un diritto, pagarle è un dovere, poiché tutto è ben disciplinato dalla legge.

L’appello finale della signora Martina è pieno di speranze:”Il buonsenso invita sempre e comunque al dialogo tra le parti, dunque,invito l’amministratore di condominio ad una convocazione per esporre a noi tutti la situazione per fare in modo che tutto possa essere facilmente gestibile, facendo prevalere la comprensione

in Distribuzione