Abbiamo posto alcune domande al dott. Dario Martina, presidente del Consiglio Comunale straordinario sulla 275 svoltosi il 12 ottobre

Come giudichi i lavori e l’esito del consiglio comunale?

Soddisfatto per la risposta e la partecipazione della comunità, ad un tema purtroppo atavico, e ancora per il clima, nonostante il confronto sempre accesso, di rispetto e osservanza tra le parti. Si è potuto a mio avviso dare una oggettiva informazione, e una conoscenza dettagliata e aggiornata dell’opera in esame, all’intera cittadinanza grazie alla relazione tecnica, particolarmente minuziosa ed esaustiva, dell’ing. Paglialunga. Credo, ancora, che lo stesso Consiglio Comunale, con tutti i suoi membri, si sia, nel corso della serata, arricchito del contributo fornito dalle Associazioni, dai Comitati e dall’apporto dei cittadini.

Alla luce del dopo ritieni che sarebbe stato più opportuno ascoltare prima i cittadini e dopo i rappresentanti politici?

Impegni istituzionali degli ospiti politici richiedevano un loro intervento entro una determinata fascia oraria. La relazione tecnica, con le sue dettagliate valutazioni metodologiche, ha necessariamente assorbito un tempo considerevole, ragion per cui tutti gli interventi sono slittati e di conseguenza, per quanto detto sopra, non si è potuto dare parola prima ai cittadini. La ratio seguita, condivisibile o meno, è stata quella di consentire agli attori protagonisti, ossia ai Consiglieri Comunali, la piena possibilità dell’ascolto, nel limite del possibile, di tutte le diverse visioni socio-politiche, in un Consiglio aperto che non era chiamato a deliberare.  

Ritieni si possa procedere con un referendum cittadino?

È una risorsa prevista dal nostro Regolamento e disciplinata dallo Statuto nella quale è richiesta una capillare informazione che prepari il cittadino ad esprimersi su interventi ed argomenti relativi all’amministrazione di comunità. E’ pur vero, però, che la Politica deve fare sintesi e, dopo un periodo di ascolto e riflessione, i rappresentanti comunali, per effetto e con l’onere attribuito loro dal risultato elettorale, in una visione di futuro e sviluppo sostenibile della città, devono caricarsi di responsabilità decisionale.

Il Consiglio Comunale di Tricase in passato si è già espresso sulla 275. Tornerà a farlo?

Ogni qualvolta nuove esigenze/risvolti lo richiederanno nell’interesse del territorio, abbandonando ogni visione miope, il Consiglio Comunale potrà sempre esprimersi per il rispetto che esso deve alla sua comunità. La convocazione di questo compete ed è effettuata dal Presidente del Consiglio, il quale è comunque tenuto a riunire l’Assise qualora richiesto da un quinto dei Consiglieri o dal Sindaco.

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