di Nunzio Dell'Abate

 

Chi riteneva che spirasse l’anno della neo Amministrazione senza alcun cambiamento è rimasto deluso. C’è stato, eccome, e si è fatto sentire per ora sulle casse comunali: sono aumentati i funzionari al vertice, da sei a sette, con uno sconvolgimento e disequilibrio dei settori della macchina amministrativa a dir poco irrazionale.

Al funzionario, già responsabile di Urbanistica, Pianificazione e Governo del Territorio, Sportello Unico dell’Edilizia, Lavori Pubblici, Sport e Sicurezza sono state assegnate le Manutenzioni e la Gestione del Verde Pubblico (sottraendole dal Settore Servizi Ambientali) e il Patrimonio (prelevandolo dal Settore Bilancio e Sviluppo).

Dovrà essere “Mandrake” a reggere un tale carico di funzioni.

Grottesca è poi la motivazione con cui la Giunta ha proceduto in tal senso: <il settore servizi ambientali non ha operai>. E perché il Settore Urbanistica ne possiede?

Per ripristinare il manto stradale, sfalciare l’erba e manutenere gli immobili comunali, non dovrà sempre rivolgersi a personale esterno?

Al funzionario invece, responsabile del Settore Servizi Ambientali, residuano la gestione dei rifiuti e dei cimiteri. A questo punto che senso ha mantenere il Settore e di conseguenza una figura apicale con spesa annessa?

Ancor più se si considera che la gestione dei rifiuti è stata data in appalto all’esterno per 9 anni e che a sovraintendere ai rapporti Comune/Azienda vi è una figura terza dedicata: il D.E.C. -Direttore dell’Esecuzione del Contratto- con il suo costo. Lo stesso dicasi per i cimiteri la cui gestione è affidata a ditta esterna e, comunque, trattandosi di immobili comunali, rientrano nella funzione Patrimonio ridistribuita ad altro Settore.

Per la verità, il Settore Servizi Ambientali ha mantenuto lo Sportello Agricolo. E che senso ha, se si è costituito ex novo il Settore S.U.A.P. -Sportello Unico Attività Produttive-? L’agricoltura non è più un’attività produttiva?  Poi come mai, da una parte si crea un Settore ad hoc con personale dedicato per rilanciare le attività produttive, e dall’altra si stanzia in bilancio per le medesime attività solo 1.000 euro?

Permane il Settore Servizi Sociali che da tempo non ha più ragione di mantenere una propria autonomia con un funzionario apicale. Difatti, tutta l’attività di programmazione e progettazione, anche ai fini delle richieste di finanziamento, viene espletata dall’Ambito di Zona e le incombenze si riducono per lo più al pagamento dei vari servizi appaltati all’esterno.

L’unico ad averlo intelligentemente intuito fu il Commissario Prefettizio che, durante il suo mandato, lo accorpò al Settore Amministrazione Generale e Servizi al Cittadino, conseguendo così anche il risparmio di circa 15.000 euro annue per l’indennità di responsabile di settore.

Trascurato, anzi impoverito, il Settore della Polizia Locale, proprio quello che per ragioni di sicurezza e controllo andava potenziato.

Difatti, si è fatto di tutto per spingere una unità D3 ad andarsene e per sostituirla con una più costosa unità di fascia D4 assegnata attualmente alla biblioteca (ne avevamo bisogno?).

In tal modo, il Corpo di P.L. rimane con 11 agenti (uno per ogni 1.600 abitanti) ed una sola unità D che ora, per gli incombenti legati alla funzione di comando assunta, non potrà garantire la presenza per strada.  

Avevamo il diritto ed il dovere di dare il nostro contributo, ma la programmazione del personale è stata portata direttamente in Consiglio, senza neppure essere discussa e vagliata nella Commissione Consiliare deputata.

Ci è parso di capire che anche la maggioranza l’abbia “subita” dal Sindaco che ha deciso per tutti, come se fosse sua prerogativa.

Eppure l’organizzazione del personale, nei Comuni come in qualunque azienda, è fondamentale per il conseguimento dei risultati e, prima di ogni decisione in merito, occorre avere le idee chiare e sensibilità giuste, altrimenti si rischia di fare danno.

Come gruppo consiliare abbiamo più volte dato degli input: rafforzare il servizio Contenzioso, sgravandolo dal Settore Amministrazione Generale per assegnarlo alla Polizia Locale, ma ora persa colpevolmente l’unità D sarà molto più difficile; prevedere il Servizio Attività Culturali e Turistiche nell’ambito del Settore Attività Produttive; dividere il Settore Lavori Pubblici da quello dell’Urbanistica; avere un Segretario full time e non in convenzione con altri Comuni, il cui costo fra l’altro è pressochè identico.

Ma cambiamenti vanno fatti soprattutto a bassa quota, in quanto ci sono uffici con personale sottodimensionato ed altri in eccesso. Anche la dislocazione degli ambienti lavorativi va rivista, in rapporto agli operatori che li occupano.  

Tanto altro verrebbe fuori, se ci si confrontasse nell’interesse del Bene Comune.

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