di Pino Greco

E’ arrivata in una busta bianca indirizzata ai ragazzi dell’istituto Salvemini di Alessano la lettera che Papa Francesco ha spedito agli alunni. Il Santo Padre ha così risposto a quello che gli avevano scritto quando il Pontefice era venuto ad Alessano il 20 Aprile.

Gli alunni avevano informato il Papa della marcia che avrebbero fatto dalla tomba di don Tonino fino a Leuca e Francesco ha detto loro che “Tutti siamo in cammino” ed ha parlato di un cammino rischioso.

Ma se un giovane non rischia, è invecchiato. E noi dobbiamo rischiare. Voi giovani dovete rischiare nella vita.

Oggi dovete preparare il futuro. Il futuro è nelle vostre mani”.

Il Papa ha ricordato la sua venuta ad Alessano confidando agli studenti di avere “ancora negli occhi e nel cuore la bella accoglienza che mi avete riservato”.

E poi, nel dare appuntamento al Sinodo dei giovani di Panama, Francesco ha invitato gli studenti a chiedere a Dio

il dono di un cuore libero, un cuore che possa dire quello che pensa e quello che sente”. Alla fine una richiesta: “Quando sarete davanti alla cara immagine della Madonna di Leuca, ricordate che ho riposto i vostri progetti di bene sotto il suo Manto di grazie e, in quel momento vi benedirò tutti di cuore unitamente agli insegnanti e alle persone care”.

La lettera è giunta mentre si svolgeva la marcia, una marcia che ha visto oltre 3.000 ragazzi, provenienti da tutta la Puglia, camminare e riflettere sui temi cari a don Tonino.

Al Santuario, dove sono confluiti da diversi punti i ragazzi delle scuole superiori, quelli delle scuole medie e quelli delle primarie, i saluti delle Autorità, dell’assessore regionale Sebastiano Leo, della prof.ssa Francesca Romana Di Febo dell’Ufficio Scolastico Regionale, del Questore di Lecce dott. Leopoldo Laricchia, del presidente della Provincia dott. Antonio Gabellone, dei sindaci di Alessano, Gagliano e Castrignano del Capo, del presidente della Fondazione don Tonino Bello dott. Giancarlo Piccinni e del Vescovo di Ugento Mons. Vito Angiuli.

Certamente non è mancata la benedizione del Papa come da Lui assicurato nella lettera trovata nella posta il giorno dopo.

 

 

 

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