Una piazza sfigurata, un chiosco devastato. Non è l’effetto di un tornado. E’ cosi che appare tutti i giorni piazza Galileo Galilei e il suo chiosco a Tricase ( nelle vicinanze del Liceo Stampacchia)
Il chiosco di proprietà del Comune, è chiuso da qualche anno. Dopo che l'ultimo gestore ha lasciato il locale mettendo in vendita la gestione. “L’Amministrazione Comunale intende ripristinare il servizio con un nuovo bando”, l'obiettivo, è anche quello di garantire una maggiore utilizzazione degli spazi esterni per dare maggiori vantaggi a chi dovrebbe garantire il servizio di bar al chiosco di piazza Galileo Galilei”. Questa la dichiarazione dell’assessore Lino Peluso.
Il chiosco , ex ritrovo per un caffè è oggetto di atti vandalici, dopo quelli ripetutamente commessi da tempo ai danni della piazza. Non c’è pace per questo spiazzo frequentato di giorno da alunni e docenti.
Tanti gli atti vandalici senza senso. Un problema che in questi giorni, a differenza del “ solito ”comportamento, ignoti hanno voluto superare senza ragione, rovesciando e frantumando all’interno del chiosco, che si presenta in condizioni fatiscenti, tavoli, sedie e vetri. Un gesto incivile che ha spinto qualcuno a distruggere, solo per il gusto di farlo,tutto quella che gli è capitato sotto le mani.
C’è chi sostiene che potrebbe essere stato un tentativo di furto finito male ,visto che il locale è chiuso da qualche anno e al suo interno sono rimasti soltanto pochi pezzi di arredamento, dunque c’è poco da rubare. Un dato è certo che il locale è stato messo a soqquadro, che la piazza è in pessime condizioni, e non c'è nessun tipo di controllo, né di giorno né, soprattutto, di notte.
Nessuna videosorveglianza è stata mai installata. “E’ un vero peccato vedere tutti i giorni queste scene,racconta un residente della zona, piazza e chiosco sono abbandonati da molto tempo, i ragazzi che frequentano la piazza, spesso si “ divertono”, a distruggere tutto, hanno anche imbrattato tutta la piazza. Un immagine di una parte della Città che offriamo ai tanti alunni e docenti che tutti i giorni frequentano la scuola qui di fronte. Spero che qualcuno intervenga prima possibile “.