Coppola dovrà pagare al Comune?

La Corte dei Conti di Bari ha ritenuto che l’attività svolta dal sindaco Antonio Coppola come libero professionista sia in contrasto con la normativa che riguarda i dipendenti pubblici e con il Regolamento comunale approvato nel 2011.

Alla base una questione sulla possibilità del dipendente Coppola, in aspettativa per motivi politici e con un rapporto di lavoro a tempo parziale, di poter svolgere attività libero professionale.

Il Comune –a seguito del decreto Brunetta- aveva avviato, quando era Sindaco il dott. Antonio Musarò- il procedimento di trasformazione del rapporto di lavoro part time per renderlo a tempo pieno; quel procedimento aveva riguardato tutti i dipendenti che avevano un rapporto lavorativo al 50% e, tra questi, anche l’ing. Coppola, dipendente del Comune.

Tuttavia quel procedimento di trasformazione da tempo parziale a tempo pieno –secondo Coppola- non si era concluso anche perché in quel periodo la sua posizione era di aspettativa per svolgere le funzioni, all’epoca di consigliere comunale, e poi di Sindaco; inoltre egli era inquadrato nel Settore Lavori Pubblici che non ha alcuna interferenza con l’attività da egli svolta.

Di diverso avviso sono stati i Giudici della Corte dei Conti di Bari che hanno invece ritenuto che il Regolamento comunale impedisca ai dipendenti lo svolgimento di una qualsivoglia attività e ciò a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro e a prescindere dal Settore di appartenenza. Da qui la ravvisata responsabilità erariale nei confronti del Comune con una condanna al versamento dell’importo di circa 250 mila euro.

L’ing. Coppola ha già annunciato la proposizione dell’appello, sicuro di vedere accolte le sue ragioni

 

Muci deve fare il Comandante

Il Collegio del Tribunale Sezione Lavoro di Lecce ha rigettato il reclamo proposto dal Comune di Tricase contro la decisione del Giudice monocratico nella vicenda del comandante della Polizia Municipale.

Secondo il Tribunale non vi erano valide ragioni per non confermare il Comandante Muci nelle sue funzioni.

Era accaduto che il sindaco Coppola, nei mesi scorsi, nel confermare tutti i Funzionari ai vertici dei Settori, aveva nominato al posto di Muci il dott. Lanzilotti e ciò per il venir meno della fiducia nei confronti del dott. Muci specialmente in conseguenza di alcune iniziative che non avevano risparmiato lo stesso Sindaco.

Secondo il Tribunale, il decreto del Sindaco “non giustifica la revoca della posizione organizzativa perché non specifica i fatti che in concreto avrebbero portato danni all’amministrazione e comunque non evidenzia condotte scorrette del Muci, non potendosi ritenere contrario ai doversi del responsabile della Polizia urbana denunziare alle diverse autorità fatti dallo stesso supposti contrari a norme di legge”.

 

 

 

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