Prosegue la nostra intervista ai Candidati a Sindaco del Comune di Tricase.

Siamo alla terza puntata. Questa volta abbiamo posto ai Candidati tematiche sociali che –ci rendiamo conto- non possono essere limitate ad una sola colonna. Tuttavia, abbiamo confidato nella loro capacità di sintesi e, ovviamente, ci hanno inviato in breve quello che meglio spiegheranno nel corso della loro campagna elettorale.

 Le domande sono state le seguenti:

1) Il disagio sociale: sussidi e mensa di fraternità. E poi?

2) Zona 167: da Telestreet alla Rigenerazione urbana: il tuo giudizio e possibili interventi.

3) Quale politica per i giovani?

4) Gli anziani: assistenza e cos’altro?

 

SERGIO FRACASSO

1) Il disagio sociale è un problema importante, l’assistenza alle famiglie in difficoltà passa attraverso le attività dell’Ambito di Zona. I sussidi minimi e la Mensa di Fraternità sono soltanto dei palliativi, donano un sollievo, ma non risolvono il problema. Occorre attivare processi virtuosi: ci impegneremo per un nuovo sviluppo della zona industriale, con la nostra proposta della cittadella ecologica, per un sviluppo dell’artigianato, del turismo sostenibile e delle attività commerciali, perché solo attivando nuovi posti di lavoro potremo risolvere il problema della povertà diffusa. Importanti i Cantieri di Cittadinanza e il Reddito di Dignità.

L’esigenza della casa si sta risolvendo con la ristrutturazione degli edifici IACP, con i quali è stata praticamente azzerata la graduatoria dei richiedenti e mi impegnerò, da Sindaco, affinchè la consegna delle case avvenga il prima possibile. Intendiamo, altresì, incentivare la collaborazione con le associazione di volontariato e i cittadini istituendo a Tricase la “Banca del Tempo” con un baratto solidale alla pari.

2) La zona 167 è stata una di quelle aree in cui si è investito di più, ma non tutto è andato verso la giusta direzione. Per quanto riguarda il progetto Telestreet , WEB Tv, nato con il programma Bollenti Spiriti, crediamo che la scelta di passate amministrazioni di portare le attività nello stabile della Biblioteca, ha fatto perdere il senso originario: quello d’inclusione dei ragazzi che abitano nelle case popolari. In ogni caso il progetto sta andando avanti.

Il progetto di rigenerazione ha cambiato fisionomia al contesto urbano della zona 167 creando spazi di socialità, ma risulta non completato rispetto al progetto originario. Soprattutto nella parte centrale dove dovevano realizzarsi la piazza, il verde pubblico e gli spazi per le attività commerciali che avevano una funzione importante per non far diventare la 167 solo zona residenziale. Questa parte non è stata realizzata perché non è andato a buon fine il bando con i privati.

3) L’impegno verso i giovani sarà una priorità; coinvolgimento nell’attività pubblica e nel mondo del lavoro anche con l’ausilio fondamentale delle Scuole; Favoriremo tirocini formativi gratuiti nei vari settori dell’Amministrazione comunale.

4) Sosterremo le attività culturali e sportive per gli anziani con un loro impiego attivo anche attraverso l’istituzione di un gruppo formale di “Nonni Vigili”.

 

FERNANDO DELL’ABATE

1) Dobbiamo costruire la città dei diritti, utilizzando al meglio le risorse provenienti dai bandi europei e promuovendo un’azione più incisiva del Comune all’interno della programmazione dei Piani di Zona. Proponiamo la creazione di un “Osservatorio Sociale” al fine di realizzare analisi congiunte di domanda sociale e offerta di interventi. Varare un piano organico di ridefinizione dei criteri per la concessione di contributi economici, legandoli a forme di svolgimento di “attività sociali” a favore della comunità.

2) Vanno premesse due circostanze. L’intervento “Telestreet Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti”, che prevedeva la realizzazione di un L.U.G. -laboratorio urbano giovanile- mediante la riqualificazione di due immobili degradati di proprietà IACP nella zona 167, è stato effettuato al piano primo dell’immobile di via Micetti, sede a piano terra della biblioteca. Inoltre le opere previste nel PIRP (piazza-anfiteatro, edilizia residenziale sperimentale, locali commerciali, sala polivalente, biblioteca, laboratori, aree a verde attrezzate, parcheggio seminterrato, ecc) non sono state più realizzate. Pertanto la Zona 167, che versa in uno stato di degrado e di isolamento anche viario, va ripensata per intero. Vanno indubbiamente previsti degli attrattori (parco giochi sicuro ed attrezzato, luoghi di ritrovo e di aggregazione, ecc.) ed incentivati i privati ad investire, ultimate le residenze popolari e fatti idonei interventi di arredo a verde e di illuminazione, meglio regolata l’area mercatale ed ivi decentrata parte del cartellone dell’estate tricasine e delle attività culturali e di spettacolo in genere.

3) Politiche specifiche per adolescenti e giovani orientate all'informazione, alla promozione culturale, alla socializzazione, alla crescita del benessere e della qualità della vita, alla prevenzione del disagio e dei comportamenti d'abuso. Proponiamo la creazione di un centro di coordinamento territoriale cui affidare risorse con la partecipazione delle Scuole, associazioni e parrocchie. Il tutto in una logica di co-progettazione con la consultazione della cittadinanza.

4) Il Comune, per le politiche per gli anziani, deve sostenere le realtà di imprenditorialità sociale; proponiamo la costituzione di un punto di incontro tra la domanda di assistenza domiciliare(per gli anziani non coperti dal servizio ADI) e l’offerta di badanti e/o altro personale di cura ed assistenza, punto dove formare le badanti di origine straniera.

 

MARIA ASSUNTA PANICO

Il disagio sociale: sussidi e mensa di fraternità. E poi?

Occorre promuovere forme di convenzionamento con i soggetti privati che erogano servizi sociali sul territorio. Attivare uno sportello per la fruizione dei servizi socio- sanitari e il disbrigo di pratiche burocratiche. Incrementare i servizi fondamentali attraverso progetti finanziabili, dando priorità ai bisogni dei minori a rischio, progettando iniziative a sostegno della genitorialità. Sarà istituito un banco alimentare, interfacciandosi con associazioni, media distribuzione e ristorazione per creare una rete che intervenga sugli sprechi. Si recupereranno minialloggi per emergenze abitative e sarà data continuità al Servizio Civico.

Zona 167: da Telestreet alla Rigenerazione urbana: il tuo giudizio e possibili interventi

La zona 167 è stata oggetto di interventi finanziati con il PIRP, che hanno avviato un processo di riqualificazione dell’area. Molto altro resta da fare in particolare riguardo alla viabilità e spazi per la socialità. Ulteriori interventi di rigenerazione urbana saranno volti all’integrazione tra azioni di riqualificazione dell’ambiente costruito, alla promozione occupazionale ed al contrasto all’esclusione sociale. Ampio spazio verrà dato alla partecipazione degli abitanti per l’elaborazione di proposte finalizzate a garantire risposte adeguate ai loro bisogni ed aspettative.

Quale politica per i giovani?

Sarà istituito lo sportello Informa-Giovani, incentivata la formazione professionale e sostenuta l'imprenditoria giovanile. Si promuoveranno esperienze di scambi internazionali, si attiverà un sistema integrato di servizi con apertura alla dimensione sovra comunale e si attueranno azioni di prevenzione dalle dipendenze. Si continuerà il processo di reinserimento sociale dei giovani autori di reato e si sosterranno tutte le forme di manifestazione artistica favorendo la creatività e la comunicazione. Sarà incentivata la partecipazione e le opportunità di volontariato civico e cittadinanza attiva.

Gli anziani: assistenza e cos’altro?

Si potenzierà il servizio di assistenza domiciliare. Si istituirà la Consulta degli Anziani e sarà riconosciuta la loro funzione di risorsa sociale tramite il servizio di tutoraggio all’uscita delle scuole, cura di spazi verdi, accompagnamento ai turisti. Si incrementeranno le iniziative di carattere ricreativo promosse dal Centro Anziani. Sarà attivato il telesoccorso e saranno favoriti gli accordi tra l’amministrazione comunale e punti vendita per la consegna della spesa a domicilio. Sperimenteremo il co-housing, un modello innovativo, con aggregazione di mini-appartamenti con servizi comuni gestiti autonomamente dagli anziani.

 

FRANCESCA SODERO

Il disagio sociale: sussidi e mensa di fraternità. E poi?

Vorremmo superare l'approccio assistenzialistico e legare gli aiuti economici a piccole attività di volontariato per la comunità, attraverso l'assegno civico e il baratto amministrativo. Intendiamo puntare su iniziative che coinvolgano la comunità nel contrasto al disagio, ad esempio gli orti sociali urbani, l'agricoltura sociale,
l'affido professionale e per il tempo libero. Va precisato che la mensa di fraternità è un'iniziativa della Diocesi e non del Comune.

Zona 167: da Telestreet alla Rigenerazione urbana: il tuo giudizio e
possibili interventi


Riteniamo che la rigenerazione sia rimasta un'opera incompiuta da ridiscutere. Non è solo intervenendo sulla parte strutturale delle periferie che si contrastano le marginalità, pertanto sosterremo l'insediamento di servizi e attività sociali ed educative, come gli orti sociali, idonei ad abbellire il territorio e farlo sentire come proprio dai residenti. La stessa impressione abbiamo del progetto Telestreet, innanzitutto perché la sua localizzazione originaria, nella zona 167, è stata poi modificata e spostata in Via Micetti. È mancata una trasparente rendicontazione pubblica delle attività svolte, circostanza che, insieme al fatto che non sono stati fissati precisi obiettivi misurabili, rende oggi difficile valutarne l'efficacia, i punti di forza e debolezza. Sarà necessario, per il futuro, fissare degli obiettivi misurabili e condurre una seria attività di controllo finalizzata al migliore impiego delle risorse pubbliche.Tricase, comunque, non ha una sola zona 167...

Quale politica per i giovani?

Abbiamo in mente un coinvolgimento costante in tutte le attività culturali e di sperimentazione incluse nel nostro programma, sui temi ambientali, su open data e open government, sullo sviluppo agricolo,
sull'imprenditorialità, con la collaborazione delle scuole e delle famiglie. Vorremmo realizzare un ostello della gioventù e destinare ai giovani spazi e locali pubblici, anche in parte autogestiti, in cui
possano concentrarsi tutte queste attività di crescita e scambio, anche intergenerazionale.

Gli anziani: assistenza e cos’altro?

Con la “banca del tempo” sarà possibile coinvolgere la comunità in piccole attività di aiuto quotidiano. Inoltre, dedicando degli spazi e dei locali comunali ad attività ricreative autogestite che siano fisicamente vicini a quelli dedicati ai giovani, si attiverebbe un positivo scambio intergenerazionale. Abbiamo pensato a zone verdi di
prossimità accessibili... e molto altro su www.tricase5stelle.it.

 

CARLO CHIURI

Il sistema dei servizi sociali deve rivolgere la sua attenzione al nucleo familiare, oltre che alla singola persona, per responsabilizzare e coinvolgere la famiglia stessa e la rete parentale. Iniziative concrete: - Istituire in accordo con il Consorzio per i Servizi Sociali territorialmente competente, un Centro di Ascolto per le Famiglie. Tale Centro sarà dotato di figure specialistiche e luogo di informazione, sostegno e aiuto per e tra le famiglie, anche immigrate. -Promuovere l’associazionismo familiare cittadino, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale; - Incentivare politiche di sostegno a favore della costituzione di nuclei familiari.

Il Laboratorio Urbano Giovanile TeleStreet comprende una serie di servizi e iniziative per la partecipazione attiva. A Tricase sarebbe dovuto nascere nella zona 167; invece nel febbraio 2013 venne inaugurato al piano primo dell’immobile dell’ex scuola Materna, in via Micetti.

Il laboratorio Urbano TeleStreet dovrebbe svolgere numerosi servizi praticando la cittadinanza attiva, la produzione artistica, artigianale, naturalistica e scientifica, nonché la valorizzazione della storia e della memoria del luogo. Ho volutamente usato il condizionale perché, al momento, non ho notizie circostanziate sull’operato del Laboratorio Urbano Giovanile TeleStreet.

Realizzare non solo un’analisi teorica delle problematiche, dei bisogni, delle aspettative ma anche azioni concrete quali: - Istituire una Consulta giovanile, di Centri democratici autogestiti per i giovani; - Facilitare le relazioni con gli studenti universitari fuori sede; - Favorire interventi per l’inserimento sociale; - Realizzare percorsi per la prevenzione del disagio e dell’emarginazione giovanile; Fondamentale è costruire un efficiente servizio di orientamento per il lavoro e la formazione.

L’invecchiamento della popolazione ha una forte ricaduta sulla strutturazione dei servizi sociali: interventi: - valorizzazione della persona anziana nel proprio contesto familiare e nel tessuto sociale; - istituzione di supporti e provvidenze per i nuclei familiari al fine di favorire il mantenimento della persona anziana al proprio interno, evitando il ricorso all’istituzionalizzazione; - sviluppo di un servizio di screening della popolazione; collaborazione con l’ASL; - la creazione di un Centro Aperto ed Attrezzato.

 

 

in Distribuzione