Egregia Dr.ssa Sodero, candidata sindaco per il Movimento 5 Stelle,

ho preferito pubblicare questa Sua lettera perché siano i Cittadini a valutare e a dare giudizi. Del resto, essendosi candidata a Sindaco di Tricase, ben accetterà i giudizi; pensi, li accetto anch’io che non sono candidato ma dirigo, da venti anni e con enorme piacere ma anche con enormi sacrifici di tempo e di soldi, un foglio di informazione e dibattito cittadino che non ha mai ricevuto un contributo pubblico e che è andato avanti, e spero vada ancora avanti, con le proprie forze.

Mi limito a rispondere a quanto Lei afferma relativamente ad una asserita chiusura del mio Giornale nei confronti Suoi e del Movimento 5 Stelle. Sono veramente sorpreso perché –come ben ricorda- la prima e finora unica intervista fatta dal sottoscritto, è stata proprio nei Suoi confronti con adeguato spazio sul sito e sul cartaceo. Ma tant’è!

Ovviamente Le anticipo che farò ugualmente con gli altri candidati che lo vorranno e glielo dico per evitare di essere tacciato di partigianeria.

Quanto al pezzo non pubblicato, La inviterei a valutare serenamente quanto da me spiegato a chi mi ha telefonato.

Debbo tuttavia difendermi dall’accusa di essere in malafede; riferendosi agli ultimi numeri del Volantino, Lei sostiene che io pubblico notizie “distorte e parziali” fino a parlare di un “uso disinvolto, subdolo e fazioso dell’informazione”, concludendo con un giudizio sprezzante: “roba da Democristiani”.

Nell’intervista rilasciata a TeleRama ho richiamato alcuni politici di Tricase, ed in primo luogo, l’on.le Giuseppe Codacci Pisanelli, che, unitamente ad altri tricasini, ha dato lustro alla nostra Città coniugando il suo sapere con l’attività amministrativa, o, in altri termini, mettendo al servizio del territorio le sue competenze.

Già “roba da Democristiani”; di quelli però che hanno scritto la nostra Carta Costituzionale e che quindi mai e poi mai avrebbero detto in pubblico che per ridurre il numero dei Parlamentari sarebbe stato sufficiente un decreto legge e non era necessario un Referendum (intervento della senatrice Lezzi del Movimento 5 Stelle a Tricase).

Nessuno, e tanto meno io, vogliamo tenere e stringere le redini (di che cosa?) con forza e con ogni mezzo.

Io La inviterei a considerare la realtà in maniera diversa: tutti dobbiamo essere protagonisti e nessuno deve lasciare il campo, anzi lo deve occupare.

Anche questa –come Lei dice- è retorica? Forse, più semplicemente, è credere nei valori della persona e della democrazia partecipativa ai quali Lei ed il Suo Movimento vi ispirate.

Non riesco infine a comprendere il rapporto di causa-effetto tra la possibilità per altri di fare comunicazione e la necessità che io chiuda il Giornale che dirigo.

Sicuramente ho mal compreso, ma non vorrei che il Suo invito finisse per accreditare una concezione della politica, e quindi del potere, intollerante delle espressioni, forse totalmente opposte alle Sue, ma altrettanto degne di essere ascoltate perché espressione di persone (anche questo, mi rendo conto, roba da democratici e cristiani).

Quello che i politici di una volta avevano, era la capacità di ascolto. In democrazia nessuno può presumere di possedere la verità assoluta e disprezzare quello che altri fanno o dicono.

I miei migliori auguri per la Sua campagna elettorale che La invito a svolgere in assoluta serenità, anche questa una virtù tipicamente democristiana; spero, comunque, di leggerLa sul mio Foglio a partire dal prossimo numero rispondendo alle domande che rivolgerò a Lei e agli altri candidati Sindaco.

Buon lavoro

Alessandro Distante

 

 

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