Tricase,17 aprile 2020
di Alessandro Distante
Tante le iniziative di volontariato sorte spontaneamente in questo periodo, tutte encomiabili, specialmente se fatte senza alcun clamore o pubblicità. Accanto alla macchina della solidarietà del privato-sociale è partita quella istituzionale. Numerosi gli interventi del Governo e forte la richiesta di interventi a livello europeo ed internazionale.
Tra i primi concreti interventi del Governo anche i buoni alimentari; 400 milioni di euro distribuiti dalla Protezione Civile ai Comuni italiani e tra questi, ovviamente, anche al Comune di Tricase, dove sono giunti € 141.429. Il Comune ha così adottato una delibera delle Giunta con le linee guida dell’operazione e poi, a mezzo dei Servizi Sociali e del competente Assessorato, si è messo subito al lavoro per informare i cittadini ed invitarli ad inviare un modulo contenente alcuni dati utili per poter fruire dei buoni stessi.
Per chi viene ritenuto in possesso dei requisiti, il Comune ha deciso di assegnare buoni di taglio diverso a seconda dei componenti il nucleo familiare. Si va da buoni di 100 euro per nuclei con un solo componente fino a buoni da 500 euro per nuclei familiari formati da 5 o più componenti. Gli importi vengono poi dimezzati per destinatari di sostegni pubblici. Sono stati infine previsti ulteriori buoni in caso di presenza di minori fino a 6 anni. Fin qui tutto bene.
I problemi sono sorti nel momento in cui, per ritirare i buoni, le persone si sono dovute mettere in fila, qualche volta all’esterno del Palazzo Municipale e quindi senza alcuna garanzia di privacy.
Una condizione che è stata avvertita come imbarazzante se non addirittura umiliante. Eppure il Comune aveva dato avviso che i beneficiari sarebbero stati informati telefonicamente dell’esito della richiesta con le indicazioni di tempi e di modi per la consegna dei Buoni spesa. Evidentemente questo sistema –che avrebbe garantito maggiore ordine ed evitato quanto accaduto- non ha funzionato.
Altra questione sorta è stata quella della difficoltà di comprendere quali siano i criteri per la selezione delle domande; l’avviso pubblico contiene un generico rinvio ad una istruttoria sulla base di quanto auto dichiarato nelle domande. Al termine dell’esame delle domande non si ha notizia di una graduatoria generale, perché l’istruttoria delle domande avviene “a scorrimento, seguendo l’ordine di arrivo, fino ad esaurimento delle spettanze o delle risorse comunque disponibili”.
La scelta del Comune è stata quella di approvare l’elenco dei beneficiari ogni tre giorni senza tuttavia fissare un termine ultimo per far pervenire le domande. Il rischio può essere quello che, a distanza di giorni, arrivino altre domande, magari da parte di persone ancor più bisognose ma che quelle domande non possano essere soddisfatte perché, nel frattempo, famiglie “meno bisognose” hanno ricevuto il buono.
Sicuramente una consegna a domicilio dei buoni, come chiesto da alcuni Consiglieri comunali, oppure con invio telematico oppure con un messaggio whatsApp avrebbe evitato file e problemi di privacy. Il rischio che al distanziamento umano faccia seguito un di stanziamento sociale è forte. Ed è una delle cose che il Comune certamente voleva e vorrà evitare.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 17 aprile, in Puglia, sono stati registrati 2.120 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 69 casi, così suddivisi:
Sono stati registrati oggi 8 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 1 in provincia di Lecce.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 38.278 test.
Sono 364 i pazienti guariti.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.327 così divisi:
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Con la fornitura dei dispositivi di protezione individuali da parte delle Asl possono partire dal 24 aprile le USCA, le Unità speciali di continuità assistenziale, team composti da medici che andranno a domicilio dei pazienti malati di Covid-19 per fornire cure e assistenza.
Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, ha inviato oggi alle Asl pugliesi una lettera con l’indicazione delle quantità di kit da distribuire. Un kit minimo sarà composto da una mascherina FFP2, un camice/grembiule monouso, occhiali o maschera, guanti monouso e una mascherina chirurgica per il paziente.
“Ringrazio i medici di medicina generale – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – che collaboreranno con noi andando, con le dovute protezioni, nelle case dei malati per curarli e dare assistenza”.
“Si tratta di una svolta nell’approccio alla cura della malattia, permettendo il monitoraggio domiciliare dei malati di Covid-19 e del controllo dei loro eventuali conviventi, limitando così le ospedalizzazioni - spiega il direttore del dipartimento salute, Vito Montanaro - e lo faremo grazie all’aiuto dei medici di medicina generale che si renderanno disponibili, muniti dei dispositivi di sicurezza necessari, seguendo le linee guida cliniche predisposte dagli specialisti del Policlinico di Bari.
Per ogni USCA saranno 5 i medici, che si alterneranno in due turni giornalieri. Ciascuna USCA potrà fare almeno 8 visite domiciliari al giorno. Le USCA attivate in tutta la Regione saranno 80, con un fabbisogno totale di circa 9.600 kit di DPI, per garantire l’attività per almeno 15 giorni.
I kit previsti – indicati secondo la popolazione dei territori - inizialmente saranno 860 per la Asl BT, 2960 per la Asl Ba, 950 per la Asl Br, 1.450 per la Asl Fg, 1.980 per la Asl Le e 1.380 per la Asl Ta. La distribuzione dei kit di DPI sarà a cura delle farmacie territoriali delle Asl.
Con l’inizio della distribuzione dei kit di DPI ai medici, le USCA potranno partire come deciso nella riunione del CPR – Comitato permanente regionale di Medicina Generale dello scorso 8 aprile.
Del Comitato permanente fanno parte, oltre ai rappresentanti regionali, tutti i sindacati dei medici di medicina generale.
In quella sede – con proposta regionale - sono stati sanciti i compiti della aziende sanitarie, che devono fornire ai medici spogliatoi, ambienti per la vestizione, uffici, sanificazione, mezzi, attrezzature, formazione oltre ai DPI che da adesso sono disponibili.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 16 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.640 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 74 casi, così suddivisi:
Sono stati registrati oggi 11 decessi: 2 in provincia di Bari, 4 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto, 1 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 36.158 test.
Sono 334 i pazienti guariti.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 3.258 così divisi:
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Tricase,16 aprile 2020
Al Sindaco
E, p.c., ai Capigruppo consiliari
E, p.c., all’Associazione Commercianti Tricase
E, p.c., al Presidente Confcommercio Tricase
Nota protocollata da parte dei consiglieri comunali
Giuseppe Peluso,Federica Esposito,Dario Martina,Fernando Dell’Abate,Maria Assunta Panico, Alessandro Eremita,Vito Zocco e Nunzio Dell’Abate
Oggetto: primo pacchetto di proposte economico-sociali-fiscali per contenere gli effetti dell’emergenza epidemiologica
Gent.mo Sig. Sindaco,
con rammarico e per la seconda volta siamo stati esclusi dall’incontro in sede con l’Associazione dei Commercianti, cuore pulsante della nostra Città, sebbene entrambe le accorate note di codesto sodalizio fossero indirizzate anche agli odierni scriventi. Fa specie poi che le norme anticontagio, richiamate dalla maggioranza di governo cittadino per sostenere l’annullamento della seduta consiliare del 12 marzo fissata a porte chiuse nella Sala del Trono ove si sarebbe trattato inevitabilmente e costruttivamente della emergenza sanitaria già in atto, non siano state considerate nella riunione con i sodalizi in indirizzo, tenutasi -per quanto ci risulta- ieri pomeriggio nell’aula consiliare. Per la verità sin dall’inizio di questo drammatico periodo, abbiamo registrato una gestione centralistica dell’emergenza pandemiologica, nonostante i nostri pubblici endorsement verso una forma condivisa, non fosse altro per offrire ai nostri concittadini una visione unitaria che desse loro coraggio e speranza. Ma non è questo il momento della polemica, ci sarà modo e tempo di valutare il corretto operato dell’azione di governo, ma non è neppure il momento di metterci in disparte. Come Consiglieri Comunali, se pure nel ruolo minoritario di rappresentanza, abbiamo il dovere e la responsabilità di mitigare al massimo il contraccolpo socio- economico della pandemia sulla nostra comunità e di non lasciare nulla di intentato. Ecco la ragione di questo nostro primo pacchetto di proposte, sicuramente migliorabili e non certamente le uniche, che avvertiamo allo stato di mettere sul tavolo nella consapevolezza che Tricase non deve fermarsi e nessun cittadino, nessuna attività produttiva deve essere lasciata sola.
1 SPORTELLO COMUNALE INTERATTIVO
Istituzione di uno sportello comunale virtuale sul sito istituzionale o attraverso una pagina facebook dedicata con cui interagire con il cittadino e le categorie produttive, sciogliere i loro dubbi e raccogliere suggerimenti e segnalazioni, informarlo di agevolazioni e normative in atto; un vero e proprio centro di ascolto che darebbe quantomeno un pò di conforto e sicurezza;
2 UTILIZZO RISORSE REGIONALI
Utilizzo delle risorse assegnate dalla Regione per € 49.411,47 per il pagamento, in favore delle famiglie più indigenti e delle attività produttive più in difficoltà, di bollette scadute a rischio di distacco delle forniture e di affitti, indicando nell’apposita istruttoria i requisiti di individuazione delle figure bisognose, siano esse persone fisiche o aziende;
3 UTILIZZO FONDO DI RISERVA, AVANZO DI AMMINISTRAZIONE LIBERO E PROVENTI DA CONCESSIONI EDILIZIE
Utilizzo del fondo di riserva comunale per € 50.000, presente in bilancio proprio per le emergenze, dell’avanzo di amministrazione libero e dei proventi da concessioni edilizie per implementare i fondi di cui al punto 2° e per ulteriori misure di carattere sociale, per garantire il diritto all’istruzione alle famiglie in difficoltà, attraverso l’acquisto di strumenti informatici o di fornitura di rete wireless, magari anche con degli access point nei punti più popolati della città, e per l’incremento delle unità, anche solo in via provvisoria, del corpo di Polizia Locale affinchè si possa monitorare in modo più capillare il territorio sull’osservanza delle norme anti contagio;
4.CANONE LOCAZIONE IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE
Sospensione/riduzione/esenzione degli importi dovuti quale locazione per immobili di proprietà comunale destinati ad uso commerciale/socioculturale, in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’esercizio, per quelle attività interessate dal procedimento di fermo come da elenco codice ATECO;
5 IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ (ICP)
Esenzione del canone di iniziativa pubblicitaria, compreso in esso l’imposta “insegne d’esercizio”, in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’esercizio, per quelle attività interessate dal procedimento di fermo come da elenco codice ATECO;
6 CANONE OCCUPAZIONE SUOLO E AREE PUBBLICHE (COSAP)
a)-Esenzione del canone per l’occupazione permanente del suolo e aree pubbliche, in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’esercizio, per quelle attività interessate dal procedimento di fermo come da elenco codice ATECO;
b)-Riduzione (in percentuale da valutare) per le attività commerciali/artigianali, sia per quelle che facciano istanza di occupazione temporanea del suolo e aree pubbliche per l’anno 2020 e sia per quelle già concessionarie antecedentemente al periodo di emergenza, anche in virtù della probabile richiesta di “distanziamento sociale”;
7 RINEGOZIAZIONE MUTUI
Adesione alla sospensione, a domanda, del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui contratti dal nostro Comune in scadenza nell’anno in corso, secondo l’accordo quadro siglato tra ABI, ANCI e UPI il 2 scorso, che permetterebbe di liberare economie come aumento della liquidità aggiuntiva sul bilancio comunale. Tali risorse possono essere utilizzate “senza vincolo di destinazione” per fronteggiare la crisi attraverso il sostegno al welfare locale poiché ad esse è possibile applicare la deroga al principio che impone ai risparmi da rinegoziazione il loro esclusivo riutilizzo per gli investimenti;
8 TASSA SUI RIFIUTI (TARI)
Pur riconoscendo che la Tari è un’imposta destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in attesa del decreto governativo che potrebbe prorogare ulteriormente la sua scadenza, invitiamo il Sindaco di Tricase, Comune capofila, a convocare l’Assemblea dei Sindaci dell’ARO 8 con la partecipazione della ditta appaltatrice affinchè siano studiate tutte le possibili agevolazioni per quegli esercenti cui è stato imposto il fermo della loro attività e verso i quali il servizio di raccolta non si è reso necessario, nonché a farsi portavoce verso l’Ente Provincia, in relazione alla propria disponibilità di copertura economica, di una riduzione dell’addizionale provinciale fissata nella misura del 5% (DLgs. n° 504/92) per l’esercizio delle funzioni collegate alla tutela,protezione e igiene ambientale, per le sole attività commerciali/artigianali/produttive interessate ed oggetto del fermo;
9 IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (IMU)
In attesa del decreto governativo di aprile, che potrebbe prorogare ulteriormente la scadenza dell’IMU, valutare la modifica delle aliquote sia per gli immobili appartenenti a persone fisiche sia per quelli oggetto di qualunque tipologia di attività e direttamente intestati e/o collegati a partita Iva, nonchè per il tramite di ANCI agire sulla voce immobili a destinazione speciale-gruppo D;
10 AREE INTERNE
In un’ottica di visione corale ed allargata all’intero Capo di Leuca, invitiamo il Sindaco a farsi portavoce di una richiesta al comune capofila delle Aree Interne di una convocazione di incontro dei Comuni aderenti perché sia promossa ogni iniziativa che guardi con particolare attenzione alle aree di servizio commerciale/turistico del Capo;
11 ONERI DI SISTEMA
Promuovere, attraverso ANCI, una richiesta ad ARERA (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) della sospensione o riduzione degli oneri di sistema (voce che rappresenta il 20% circa delle spese fisse in bolletta) per le attività produttive interessate dal procedimento di fermo;
12. RISTORO E/O COMPENSAZIONE DEI COSTI PER I SERVIZI NON GODUTI
Attivazione dei meccanismi ristorativi e/o compensativi dei costi per i servizi non goduti (mensa scolastica, trasporto scolastico, ecc);
13 POTENZIAMENTO DEL SETTORE SERVIZI SOCIALI
In ragione della necessità di istruire speditamente le procedure di sostegno, riprogrammare il fabbisogno del personale implementando le unità assegnate al settore servizi sociali rispetto a quei settori attualmente non a pieno regime.
14 RIPRESA DELLE ATTIVITA’ DA PARTE DELL’UFFICIO ANAGRAFE.
La riduzione degli atti evasi dall’Ufficio Anagrafe non permette lo svolgimento di pratiche previdenziali e sociali che, in questo periodo, apporterebbero un ristoro economico non indifferente alle famiglie. Pertanto riattivare le ordinarie attività del suddetto settore.
Confidiamo nella Sua cortese attenzione ed in una inversione del modus procedendi di gestione della fase emergenziale.