Da tempo l’area è meta di incivili che abbandonano spazzatura.

Gli imprenditori:“Qui mancano persino i servizi essenziali

di Pino Greco

Ancora l’intera zona sfregiata dalla spazzatura.Ancora la zona ASI,che già risulta senza servizi di prima necessità (acqua potabile,fogna e gas).

Come dire:Inciviltà e disservizi

Tutti scenari già visti da queste parti. Infatti era maggio 2018 quando ci fu segnalata anche la presenza di un gommone per strada.

Sono passati meno di due anni, questa volta la segnalazione arriva da alcuni cittadini che indicano la presenza di rifiuti a cielo aperto e tra la verde e folta vegetazione una barca “ormeggiata”.

Ma andiamo per gradi. Nella zona ASI ci sono circa 25 aziende: “La situazione è sempre grave, basti pensare che non abbiamo ne l’acqua ne fogna, ne internet, oltre al fatto che siamo circondati da rifiuti. Non possiamo più andare avanti in questo modo. Diventa anche difficili lavorare serenamente” fanno sapere alcuni imprenditori.

Infatti l’area è da sempre anche crocevia del “turismo del sacchetto”, la pratica secondo la quale i residenti delle zone confinanti arrivano in zona a scaricare ogni genere di rifiuto.

E infatti tra i rifiuti è possibile rinvenire di tutto,dai grossi tubi in cemento ai rifiuti ingombranti come vecchi elettrodomestici e mobili, sacchi di cemento e altro materiale proveniente da cantieri edili.

E poi buste nere contenenti immondizia domestica, polistirolo, eternit, gomme di auto,lamiere, segnali stradali,scarti di ogni genere, dalla plastica al vetro.

Insomma una discarica a cielo aperto che cresce giorno dopo giorno con un peggioramento dello stato delle cose.

La superficie complessiva dell’agglomerato della zona industriale Miggiano, Specchia,Tricase,misura complessivi 173 ettari.

Una superficie dove finora si è proceduto con soluzioni approssimative e temporanee, con la conseguenza di non raggiungere mai quella soluzione concreta che chiedono tutti coloro che nella zona industriale ci lavorano.

Insomma, oltre ad orientare i cittadini ad assumere una mentalità differente, che possa garantire un futuro più roseo, per gli uomini e per l’ambiente, serve l’aiuto di tutti i soggetti interessati, siano essi pubblici o privati, che vogliono una zona industriale degna di questo nome.

 

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