Dalla pagina facebook della consigliera comunale di maggioranza Francesca Longo

Con insolito stupore apprendiamo che l'Ufficio di Presidenza ha condiviso, con estremo ritardo, la nostra campagna di sensibilizzazione su un tema fondamentale in ottica ambientale, distribuendo borracce in acciaio ai dipendenti comunali per eliminare bottigliette in plastica.

Peccato che l’ufficio di Presidenza si sia reso conto solo ora dell' importante campagna di sensibilizzazione "Plastic Free", iniziata già nel mese di ottobre, quando il nostro Comune, con delibera di Giunta n.139 del 11/10/19, deliberò l'acquisto di 1800 borracce in alluminio per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con la consapevolezza che il messaggio sul tema ambientale dovesse partire ed essere recepito dai ragazzi per poi entrare nelle loro famiglie, in linea con la campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente.

Attraverso un calcolo approssimativo, in un anno, potevamo risparmiare 260mila bottiglie di plastica, con conseguente riduzione dei costi ambientali connessi, quali: trasporto, smaltimento e riciclo.
L’obiettivo della nostra iniziativa non era distribuire borracce gratuitamente, ma educare i più piccoli a fare a meno della plastica, perché, sempre più spesso, sono loro ad insegnare a noi adulti, troppo distratti dai ritmi frenetici, le buone maniere.

Nulla di nuovo quindi! Iniziativa già in essere. Basti pensare che sono ancora a disposizione circa 480 borracce che saranno presto distribuite.
Appare, quindi, strana e capziosa questa mobilitazione dei due componenti dell'ufficio di Presidenza nel recuperare sponsorizzazioni, acquistare nuove borracce, distribuirle agli uffici comunali ed al Consiglio Comunale dei ragazzi per autoproclamarsi fautori della svolta "Plastic Free".

Penso poi all’invito, non certamente casuale, giuntoci in netto ritardo, due ore prima della consegna al Consiglio Comunale dei ragazzi.
Strategia perfetta! Ma non importa, a noi interessa la sostanza e non la forma!
Ma siamo già in campagna elettorale ed ogni momento è consono per autoacclamarsi come il "nuovo", come il "bello",come il "futuro".

Se si ritorna su un tema del passato, vuol dire che la tematica era ed è più che mai importante, però, evidenzia la mancanza di altri temi sui quali dibattere.

Essere o apparire? Scelta difficile, certo. E il buon mantra dell’abito che non fa il monaco finisce per rimanere nella lista dei buoni principi. Sta a noi decidere se farci abbindolare dall’apparenza delle persone oppure seguire chi, nella sua spontaneità, opera per il bene comune senza pretendere nessun riconoscimento.

Il gruppo CAMBIAMENTI

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