Riflessioni sul pensare e sull’agire, IV edizione

Rassegna Itinerante

Ciclo di incontri sul tema

UOMO-NATURA: QUALE RAPPORTO?

Organizzato da:

UNIVERSITA’ DEL SALENTO LICEO STATALE “G. Comi” TRICASE

Corso di Laurea in Filosofia Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane

Ferdinando Boero

Sostenibilità

Lunedì 25 Novembre, ore 15(in origine previsto per il 18 novembre)

Liceo Comi- Tricase, Auditorium Donato Valli

Darwin ci ha messo nella natura. Prima ci pensavamo al di sopra di essa.

Ho affrontato in alcuni libri quattro temi generali (bellezza, religione, economia, altri animali) da un punto di vista darwiniano, considerando l’uomo come un prodotto della natura.

Non è un caso che Moratti abbia tolto l’evoluzione dai programmi della scuola dell’obbligo. Non siamo culturalmente preparati e i ragazzi che protestano contro il cambiamento climatico hanno intuito che c’è qualcosa che non va, ma non hanno ricevuto dalla scuola gli strumenti conoscitivi per approfondire la lezione. 

Le scienze della natura non trovano spazio.

E poi C’è il problema del riduzionismo. La conoscenza viene fatta a pezzetti (riducendo la complessità) e non si fa mai la sintesi.

Il riduzionismo scientifico è importantissimo, a patto che serva per arrivare a una visione complessiva, olistica. Questo non viene fatto.

Ci sono le barriere tra le discipline.

E ci sono barriere anche all’interno delle stesse discipline. I biologi molecolari faticano a comprendere quel che dicono gli ecologi, e viceversa.  

Questa conoscenza spezzettata rappresenta un problema filosofico.

Ma non possono essere i filosofi a risolverlo. Perché mancano di conoscenze di base.

La stragrande maggioranza degli scienziati fa analisi senza fare la sintesi, e i filosofi fanno la sintesi senza aver fatto l’analisi. 

Risultato: un rapporto con il resto della natura che porta alle catastrofi a cui stiamo assistendo.

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